Sommario
Carmen Damiani è una consulente d’immagine specializzata nell’analisi della morfologia e dello stile della donna. Grazie all’attività nel suo negozio, allo studio continuo ed all’aggiornamento costante vorrebbe un domani integrare le proprie conoscenze come image consultant in un nuovo servizio per lo store. Empatica e osservatrice, cerca di mettersi nei panni delle proprie clienti per aiutarle a mostrare la migliore versione di sé.
Quando e come è cominciato il tuo percorso come consulente d’immagine?
A gennaio 2020 ho intrapreso un percorso di alta formazione. Mi ha permesso di acquisire le competenze necessarie per poter apprendere le conoscenze teoriche e pratiche della consulenza d’immagine.E così mi sono messa in gioco.
Appena ho cominciato a studiare le basi di questa professione ho capito che era la mia strada. Ed aver avuto l’esempio di docenti competenti, preparati, che mi hanno saputo trasmettere la passione per la consulenza non ha fatto altro che alimentare il mio desiderio di diventare image consultant.
Da 23 anni sono titolare di un negozio di abbigliamento donna e questa attività mi ha permesso di lavorare a stretto contatto con un pubblico femminile assai variegato. Questo mi ha incuriosita e mi ha spinta a cercare di capire come poter aiutare le mie clienti a vedersi meglio. Ad amarsi di più attraverso la scelta di capi d’abbigliamento che le valorizzassero al meglio. Non sai quante volte mi è capitato di accogliere delle donne che, guardandosi allo specchio, vedevano solo difetti. Questi oscuravano la visione complessiva della figura.
Concentrarsi soprattutto sui difetti è una caratteristica prevalentemente femminile, credo. Nel mio piccolo ho sempre cercato di spostare la loro attenzione verso i pregi, elementi caratterizzanti in senso positivo.
Perché proprio la consulenza d’immagine?
Perché la Consulenza d’immagine è una disciplina che studia l’immagine di una donna in tutta la sua interezza. Non si concentra solo su di un singolo aspetto. Si guarda alla figura femminile, come a quella maschile, nella sua totalità proprio come si fa di fronte ad un quadro.
Se il pittore ha a disposizione la tavolozza dei propri colori, il consulente d’immagine utilizza l’analisi del colore, lo studio morfologico e dello stile. Senza trascurare la personalità e le ambizioni della persona. Utilizzando questi 4 parametri è possibile vedere il quadro meraviglioso che è ogni donna nella sua interezza.
Se dovessi raccontare la tua professione con 3 aggettivi quali useresti e perché?
È una domanda molto ampia, ma al primo posto inserirei appassionata. Amo il mio lavoro, faccio quello che ho sempre ho voluto fare. Ossia riuscire attraverso l’abbigliamento a mostrare la bellezza di una donna in modo armonico, coerente al ruolo e all’occasione d’uso.
In secondo luogo definirei Carmen-consulente d’immagine come responsabile. Vivo con grande serietà la mia professione. In quanto credo che dare dei consigli su come valorizzare la propria figura non preveda solo delle doti tecniche, ma anche relazionali. Quando suggerisci il colore o la forma di un maglione, o uno stile, agisci sull’espressione della personalità che hai difronte. E questo è un elemento da trattare con molta cura.
In ultimo direi che sono, purtroppo o per fortuna, una persona onesta. Mi sforzo ogni giorno di mettere da parte i miei gusti personali o le preferenze estetiche che caratterizzano la Carmen-privata. Questo in nome di un obiettivo più alto: mettere le mie conoscenze teoriche e pratiche al servizio del cliente.
Raccontaci Carmen Damiani come consulente usando solo 3 aggettivi. Come ti definiresti?
Empatica, osservatrice e ascoltatrice.
Empatica perché solo mettendosi al posto della persona che si ha di fronte la si può comprendere nel profondo. Usando un modo di dire inglese, bisogna provare a mettersi in “her shoes”.. quale metafora migliore per un consulente d’immagine?
Essere osservatrice, poi, mi ha permesso di potermi concentrare non solo sui gesti, ma anche sul modo di parlare. Sul linguaggio non verbale delle mie clienti. Spesso mi dicevano molto di più senza proferire parola rispetto a quando si perdevano in lunghe disquisizioni.
Per vicende di vita personale, poi ho imparato che la capacità di ascolto è fondamentale. Capire la storia della cliente, il suo pregresso, il momento che vive è essenziale per poterla accompagnare verso il cambiamento.
Quali sono gli ambiti della consulenza d’immagine che senti più vicina a te?
Grazie alla mia attività in negozio mi sento più vicina allo studio morfologico della donna ed all’analisi dello stile. Supportare le mie clienti nel scegliere il look più adatto in base all’occasione specifica. Aiutarle nella selezione del capo d’abbigliamento più adatto tra quelli presenti nell’armadio è molto appagante e gratificante per me.
Credo che sia importante dare suggerimenti che le persone possano mettere in pratica subito. E che siano coerenti con il loro stile di vita. Proprio per questo la creazione del guardaroba e il decluttering sono due attività in cui mi rispecchio molto. Perché mi permettono di creare outfit personalizzati in base all’occasione d’uso.
Quale è il tuo sogno nel cassetto come consulente d’immagine?
Nei cassetti che ho già aperto c’è il desiderio di continuare a migliorarmi, accrescere le mie conoscenze teoriche e pratiche. In futuro mi piacerebbe, invece, dare vita ad un progetto integrato all’interno del mio negozio. Immagino un servizio aggiuntivo alle mie clienti e in particolare a quelle che non desiderano semplicemente acquistare un capo d’abbigliamento, ma vogliono invece trasformarsi.
Continuo e continuerò a farmi guidare dalla volontà di accompagnare le persone a riconoscere chi sono. E mostrare al mondo la migliore versione di sé. Amarsi significa anche essere sicure di sé stesse.