Sommario
C’è chi tira fuori i sogni dal cassetto e chi dall’armadio. La passione per la moda e l’organizzazione ha guidato il cammino di una donna non convenzionale, amante di Babbo Natale e ammiratrice dell’iconica Sarah Jessica Parker. Fin da giovane, la sua mente si perdeva nel magico incastro dei mattoncini di Tetris, ma ben presto ha scoperto una passione altrettanto affascinante: dare ordine e armonia agli armadi.
Spinta dalle amiche che vedevano in lei una talentuosa organizzatrice, ha trovato il coraggio di investire su se stessa e intraprendere una carriera comeCloset Organizer e Consulente d’Immagine. Il cuore di questa consulente risiede nell’attenzione verso l’ottimizzazione degli spazi e nella capacità di mettere a proprio agio le sue clienti. Il suo lavoro, animato da un entusiasmo contagioso, diventa un’esperienza unica, in cui ogni cliente è protagonista con la propria storia e le proprie esigenze.
Ti presentiamo Roberta Guido.
Come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’immagine?
Sono diventata una Closet Organizer & Consulente d’Immagine grazie alle mie due grandi passioni: la moda e l’organizzazione/ordine.
Non sono una persona convenzionale, credo a Babbo Natale e adoro Sarah Jessica Parker. Quando avevo più o meno 12 anni, ero letteralmente impazzita per il gioco chiamato Tetris, mi esaltava trovare l’incastro magico dei mattoncini e ci passavo delle ore a giocare.
Qualche anno dopo ho cominciato a mettere le mani negli armadi di famiglia e poi in quello delle mie amiche: questa per me era una grande soddisfazione, una gioia, forse anche perché mi riusciva facile e naturale.
Spinta quindi da amiche che, sapendo della mia forte passione per l’organizzazione mi chiedevano di aiutarle a sistemare l’armadio, ho preso coraggio e ho deciso di investire su me stessa. Ed eccomi qui, la mia prima cliente sono stata io!
Ho lavorato per anni nel mondo del retail, ho avuto la possibilità di seguire dei percorsi formativi che mi hanno dato modo di crescere sempre di più, ho seguito corsi di tecniche di vendita e di visual merchandising. Mi sono occupata dalla vendita al dettaglio per boutique prestigiose quali Versace e Cavalli per l’organizzazione di fiere ed eventi per importanti show room.
Grazie a queste esperienze professionali, porto con me l’attenzione verso l’ottimizzazione degli spazi, la capacità di pianificare il lavoro e l’empatia che mi permette di mettere a proprio agio le mie clienti.
*Se dovessi raccontare la tua professione con 3 aggettivi quali useresti e perché?
Entusiasmante, stimolante/coinvolgente e dinamica.
Per me è entusiasmante perché ogni cliente ha la sua storia e le sue esigenze.
Entrare in contatto con storie diverse e affascinanti è molto stimolante oltre che unico. E’ un onore accompagnare ciascuna cliente nel proprio percorso alla scoperta dei suoi lati nascosti da esaltare e la felicità che si prova nel vedere i sorrisi e il benessere che provano ad ogni fine consulenza è impagabile.
Al tempo stesso, questa professione è anche molto dinamica: mi capita di spostarmi in città diverse e in contesti nuovi, questo mi permette di arricchire le mie competenze e di imparare sempre qualcosa di nuovo.
In realtà sono io che ringrazio le mie clienti.
E se dovessi raccontarti tu come consulente usando solo 3 aggettivi come ti definiresti?
Passionale, amo il mio lavoro in modo viscerale.
Pragmatica, perché mi piacere avere sempre un obiettivo che dev’essere chiaro, condiviso e raggiungibile.
Empatica, semplice e umile: esiste un unico aggettivo?! E’ un lavoro che si fa con il cuore e spesso gli occhi già raccontano chi sei.
*Quali sono, dal tuo punto di vista, i 3 capisaldi imprescindibili della consulenza d’immagine?
Il primo sicuramente è saper valorizzare. La consulenza d’immagine deve sempre mettere al centro di ogni riflessione la persona: ecco quindi che i protocolli trovano una declinazione differente a seconda della persona sulla quale vengono applicati e il risultato è straordinariamente diverso.
Inoltre, ho sempre pensato che durante una buona consulenza non si debba imporre uno stile o forzare una decisione, ma impegnarsi per accompagnare la persona alla scoperta dei propri punti di forza attraverso le 4 analisi.
Un secondo elemento è ascoltare. Saper ascoltare i desiderata del cliente, ti fa subito capire le sue aspettative e comprendere anche quale sia la sua naturale inclinazione. Non a caso, un aspetto fondamentale del mio lavoro è proprio comprendere chi ho di fronte, capire cosa vuole, perché lo vuole e dove vuole arrivare.
Il terzo è la passione. Amo il mio lavoro, amo veder cambiare la bellezza delle persone attraverso la valorizzazione dei dettagli. La stessa sensazione che si può avere gustando il proprio piatto preferito accompagnato non dal miglior vino, ma da quello che meglio esalta le caratteristiche del piatto.
Se dovessi identificare la tua “specialità” quale sarebbe?
“Ogni armadio dovrebbe raccontare chi sei ed essere una collezione di ciò che ami”.
Spesso aprire l’armadio per molte donne è fonte di stress, nonostante sia stracolmo di vestiti non si ha mai “niente da mettere”. Trovo che sia importante selezionare ciò che è davvero importante e lasciar andare tutto quello che non ci appartiene più: l’ho capito grazie al decluttering.
Lasciar andare non significa per forza buttare, ma donare, scambiare, riciclare o vendere.
Credo al metodo costruito su misura: questo processo può essere complicato, soprattutto dal punto di vista emotivo (perché richiede scelte, consapevolezza ed impegno), ma è necessario per vivere una vita più leggera e consapevole.
Sono una guida fuori e dentro l’armadio, mi occupo di decluttering, di organizzazione del guardaroba, ma soprattutto di persone.
Esprimi un desiderio e raccontamelo
Quando sei motivata ad ottenere qualcosa, a concretizzare un progetto, a diventare la versione migliore di te stessa, provi un senso di leggerezza e di allineamento. Stai andando dove tu vuoi esattamente essere. Il senso e il bello della vita è legato alle nostre potenzialità.
Mi piacerebbe creare uno spazio, una sorta di show room tutto al femminile, dove le donne si possano sentire libere di entrare, raccontarsi e di riscoprirsi attraverso un viaggio magico alla scoperta di colori, forme, shopping, creatività e valorizzazione.
Ecco, questo è il mio pensiero magico.
