Sommario
Nel vasto universo della consulenza d’immagine, c’è una figura luminosa che ha abbracciato questa disciplina con passione, determinazione e un tocco di originalità unica. Parliamo di Elisa Vitolo, una consulente d’immagine che ha fatto del suo viaggio professionale un percorso intriso di colore, emozioni autentiche e una missione ben definita: far emergere la bellezza interiore di ogni individuo.
Nel suo futuro il progetto di occuparsi estetica oncologica e, in particolare, di specializzarsi nelle parrucche che devono smettere di essere un tabù.
Da dove parte il tuo viaggio nella consulenza d’immagine?
Il mio viaggio parte dal colore, mi ha sempre accompagnata nella mia vita: sento ancora la sensazione che mi ha regalato il rosa del Tutù di danza classica che ho indossato la prima volta a 5 anni.
Mia nonna era una sarta ed era molto capace: andava nelle grandi città guardava le vetrine e riusciva a riprodurre gli abiti che le piacevano. Io trascorrevo molto tempo con lei, ha cucito tantissime cose per me, i miei outfit erano sempre molto particolari e colorati, adesso che ci penso…e i colori che sceglieva per me, erano in palette.
Durante la mia esperienza di teatro in una piccola compagnia amatoriale, dove oltre a recitare, mi occupavo dei costumi (ho imparato da mia nonna) ho avuto la conferma che l’importanza che io davo al colore era completamente diversa da quella degli altri: per me tutto doveva essere intonato!
Circa 3 anni fa mi sono imbattuta in una intervista radiofonica dove si parlava di armocromia, del colore e del suo potere, ed è stata una vera rivelazione! E’ proprio lì che ho iniziato a sognare quello che in realtà sono adesso!
In questi anni mi sono formata in teatroterapia visto che ho una laurea in Psicologia e ho attraversato un periodo di malattia importante ed è stata proprio la combinazione di queste esperienze che mi ha spinto alla decisione di intraprendere la strada che più di ogni altra mi faceva emozionare, divertire ed entusiasmare: diventare una consulente d’immagine!
E’ stata la scelta migliore che io abbia mai fatto! Mi riempie di gioia e unisce tutte le mie competenze.
Il lavoro di consulente d’immagine mi offre la possibilità di provare emozioni autentiche!
Quali sono, se ci sono, i valori che simbolicamente riconosci a questa scelta professionale?
Sicuramente il valore della cura di se stessi ma anche degli altri: mi piace far sentire le persone “viste” ad un livello più profondo e accompagnale a riconoscere se stesse ed a riconoscere che i confini della loro libertà non esistono realmente ma solo nelle loro credenze.
Quando parlo con le mie clienti, scopro sempre che il motivo che le ha spinte ad intraprendere una consulenza d’immagine non è quasi mai per una esigenza estetica: hanno bisogno di conferme, di essere ascoltate, di sentirsi adeguate.
Il valore più grande per me è offrire la possibilità di far entrare una nuova energia nella loro vita che gli permetta di affrontare scelte nuove.
Se dovessi raccontarti tu come consulente usando solo 3 aggettivi come ti definiresti?
Entusiasta, determinata e attenta ai particolari.
Esistono argomenti tabù nella consulenza d’immagine?
Direi di no: esistono solo argomenti che la cliente non è pronta ad affrontare.
Qual è il cliente più difficile?
Forse non ho ancora sufficiente esperienza, ma credo che ci sia sempre una possibile chiave di lettura rispetto ai comportamenti del cliente. La sfida è riuscire a trovare quella chiave nel poco tempo a disposizione.
Cosa c’è nel tuo presente da consulente d’immagine e cosa vedi nel tuo futuro?
Nel mio presente ho diversi progetti, perché quando riconosco il valore di una cosa non posso fare a meno di diffonderla.
Ho iniziato a collaborare con un negozio di parrucche e con un parrucchiere e le rispettive titolari abbracciano l’idea di far emergere la personalità della cliente, ed io ne sono entusiasta perché è la mia mission.
Nel mio futuro ho un grande obiettivo, quello di indirizzarmi nel mondo dell’estetica oncologica legata soprattutto alle parrucche.
Sono determinata a sdoganare la possibilità di indossare una parrucca solo per necessità. Mi piacerebbe dare un punto di vista diverso a chi è costretta ad usare una parrucca facendole considerare quello che l’accaduto come una vera e propria opportunità per poter esprimere se stessa, e nel contempo, anche a chi non ne ha bisogno, di potersi avvicinare senza timore al mondo delle parrucche.
Chi sa poi dove mi porteranno gli eventi, sono proprio curiosa di scoprirlo! Sicuramente sarò aperta a tutte le nuove opportunità che mi si presenteranno!
