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Lady Diana, affinità e differenza tra la donna reale e il personaggio di Netflix

Icone a confronto dopo le prime quattro puntate di The Crown 6

di Angelica Eruli
4 min

Da pochi giorni è uscita la prima parte della tanto attesa sesta stagione di The Crown su Netflix, una delle serie tv che ha dato da discutere più delle altre. Sarà perché durante la produzione di questa ultima stagione è stato pubblicato Spare, il romanzo del principe Harry ormai esiliato oltreoceano o forse perché tutti aspettavamo con trepidante attesa l’epilogo della storia della principessa triste. Come spesso accade i fan si sono divisi tra chi ha adorato l’interpretazione di Elizabeth Debicki, interprete di Diana e chi invece ne è un fervido detrattore.

Al di là delle opinioni personali, cerchiamo di fare un confronto tra quella che è stata Diana Spencer come personaggio reale, moglie di Carlo legittimo erede al trono, e il personaggio che è stato disegnato nelle prime 4 puntate di The Crown 6.

Un’attenzione magistrale ai costumi

Sui costumi, gli abiti e la ricerca degli abbinamenti lady Diana e il personaggio Netflix hanno scollature minime.

A rendere verosimile e viva la somiglianza tra le due donne, Elizabeth Debicki e Lady D., è l’accurata scelta e ricostruzione quasi maniacale dei costumi. La costumista della serie, Amy Roberts, ha infatti dichiarato più volte di aver analizzato in maniera assidua lo stile della principessa e la sua evoluzione in svariate occasioni, non solo pubbliche. Per farlo ha attinto ad una grande quantità di documenti, video foto pubbliche e di archivio, che hanno permesso di creare un personaggio che, effettivamente, ha abiti molto simili a Diana.

Si apprezza soprattutto la cura con cui si segue l’evoluzione della principessa triste e l’espressione di questo suo cambiamento attraverso i capi d’abbigliamento. Il cambiamento è evidente soprattutto nel passaggio tra la quinta e la sesta stagione, in concomitanza dell’allontanamento da palazzo (e da Carlo) e del divorzio reale.

Come è accaduto nella realtà, lady Diana si è liberata, in senso fisico, degli abiti imposti dall’etichetta per sfoggiare uno stile più casual, ma dall’eleganza intramontabile, un ritorno all’essenziale che l’ha resa un’icona di bellezza senza tempo. Se volessimo trovare uno spartiacque, questo potrebbe proprio essere il cosiddetto “revenge dress”, rappresentato magistralmente nella serie tv.

 

I gioielli di Diana

Una parte importante dei look regali di Diana sono stati fatti proprio grazie ai gioielli della corona che la principessa poteva indossare proprio perché moglie di Carlo. Nella quinta stagione, infatti, erano state realizzate una quantità quasi immorale di tiare che riproducessero quelle originali: esatto, riproducessero, perché i reali non hanno acconsentito, a titolo, a cederle. Nonostante si trattasse di copie non parliamo di gioielli poco costosi e, forse proprio per questo, tutti quelli usati per The Crown 5 sono stati rubati dal set nello Yorkshire.

Nella sesta stagione, sebbene non ci siano particolari apparizioni della principessa Diana con gioielli della corona, continuano a spiccare delle spille brillanti e appariscenti su abiti e cappotti.

Cosa aveva Diana che Elizabeth Debicki non esprime

L’interpretazione dell’attrice nel ruolo della Principessa Diana nella serie “The Crown” ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua intensità e il profondo rispetto verso il personaggio reale. Tuttavia, alcuni aspetti chiave di Diana, che l’hanno resa un’icona amata in tutto il mondo, rimangono sfuggenti anche nella migliore delle performance.

Innanzitutto, l’innata capacità di Diana di connettersi con le persone, un dono raro che andava oltre la sua posizione reale, è un aspetto difficile da incarnare. Il suo modo di interagire, carico di empatia e calore, la rendeva unica nel suo genere. L’attrice, nonostante le sue indubbie capacità, si confronta con la sfida di trasmettere questa qualità ineffabile.

Inoltre, la vulnerabilità di Diana, espressa apertamente nelle sue battaglie personali e nella sua volontà di mostrarsi fragile agli occhi del mondo, contribuiva a creare un legame profondo con il pubblico. Questa trasparenza emotiva, che si rifletteva in ogni suo gesto e parola, è un aspetto complicato da replicare in pieno nella recitazione.

Un altro punto da considerare è lo stile unico e personale di Diana. La sua eleganza, che mescolava la grandezza reale con un tocco di modernità e accessibilità, era emblematica della sua personalità e del suo approccio alla vita. L’attrice deve non solo emulare l’abbigliamento di Diana, ma anche catturare l’essenza dietro le sue scelte di moda.

Infine, la complessità del suo rapporto con la famiglia reale e con i media, un equilibrio tra amore, dovere, ribellione e vulnerabilità, è un territorio complesso da esplorare. L’attrice affronta la sfida di rappresentare queste dinamiche intricate, mantenendo un equilibrio tra la rappresentazione fedele dei fatti storici e la sensibilità nei confronti di una figura tanto amata e controversa.

Nonostante queste sfide, l’interpretazione dell’attrice in “The Crown” rimane un tributo affascinante e profondamente rispettoso alla memoria di una donna che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nei cuori delle persone.

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