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Guardando nell’ armadio rimaniamo stupiti da quanto non apprezziamo il suo contenuto, nonostante il fatto che i vestiti che contiene siano stati scelti proprio da noi e quando lo abbiamo fatto li amavamo.
Ma cosa ci spinge ad odiare i nostri vestiti?
Ci sono diversi fattori che concorrono a creare questa sensazione di insoddisfazione e la maggior parte dei quali non ha nulla a che fare con l’aspetto reale dei tuoi vestiti: tutto dipende da come ti fa sentire ciò che indossi.
Un mito consolidato sull’abbigliamento è che sia frivolo e privo di significato, in realtà, il legame tra abbigliamento ed emozioni è profondo e reciproco: il modo in cui ci sentiamo influisce su ciò che pensiamo del nostro abbigliamento e guida le nostre decisioni su cosa indossare. Ma ciò che indossiamo influisce anche su come ci sentiamo e su cosa pensiamo.
Naturalmente, ciò significa che prima di iniziare a ripulire il tuo armadio, è importante fare un’analisi del tuo stato emotivo in modo da poter arrivare al nocciolo di ciò che vuoi veramente che i tuoi vestiti facciano per te. Ciò significa verificare come ti senti riguardo al tuo corpo, alla tua vita, alle persone di cui ti circondi e buttare via le cose di conseguenza
Non sei soddisfatto del tuo corpo e dai la colpa al tuo armadio
Spesso l’insoddisfazione del guardaroba e l’insoddisfazione del corpo vanno di pari passo. Dato che fino al 30% degli uomini e delle donne sperimentano quotidianamente insoddisfazione corporea non sorprende che le persone facciano fatica a trovare indumenti in cui si sentono bene.
Questa sensazione deriva dall’equiparazione dell’aspetto al valore come persona. Quando qualcuno usa il proprio aspetto per valutare il proprio valore, può facilmente valutare se stesso come non abbastanza bravo se i suoi vestiti non si adattano perfettamente, non sono i più nuovi o i più belli.
Un nuovo guardaroba non cambierà il modo in cui ti senti riguardo al tuo corpo e, cosa più importante, dovresti allontanarti dallo specchio se il tuo aspetto ti fa arrabbiare.
L’armadio e il suo contenuto sono una risorsa. Non sono la soluzione. Ciò che indossiamo non risolverà i problemi di autostima e le sfide legate all’insoddisfazione corporea e, se non ne siamo consapevoli, è più probabile che permettiamo al modo in cui ci vediamo nei nostri vestiti di dettare il nostro umore, stato d’animo e rapporto con noi stessi.
Stai attraversando un grande cambiamento e vuoi mostrarlo
Ci sono buone probabilità che il tuo desiderio di buttare via i tuoi vestiti non venga dal nulla e, se non deriva da sensazioni corporee, i colpevoli potrebbero essere cambiamenti emotivi o di vita.
Avendo a disposizione una varietà apparentemente illimitata di opzioni, possiamo utilizzare sempre più l’abbigliamento come veicolo principale per l’espressione di identità ed emozioni. Quando cerchiamo di reinventarci o quando ci troviamo in un periodo di transizione, un cambio di guardaroba può essere molto allettante. Mentre alcuni cambiamenti sono più difficili da apportare (ad esempio, perdita di peso, sviluppo personale), cambiare i nostri vestiti è un modo relativamente facile e pubblico per segnare una transizione.
Togliere i vestiti “vecchi” potrebbe anche derivare dall’impulso di mettere da parte i ricordi ad essi associati. Gli armadi tendono a contenere molta storia personale.
Se i tuoi clienti insistono nel fare un decluttering importante supportali nel valutare diversi fattori: chiedi loro cosa sperano di ottenere attraverso il decluttering, se hanno già fatto una revisione importante in precedenza e se qualcosa, come un ricordo o un evento emozionante, ha innescato il loro desiderio di liberarsi di alcuni vestiti. Dopo aver deciso cosa eliminare lasciateli riflettere per qualche giorno così che possano avere un’idea dei pro e dei contro e poi riescano a scegliere effettivamente cosa eliminare (donare/riciclare) in maniera responsabile.
Il vesti-diario
Invita i tuoi clienti a tenere traccia di ciò che stanno acquistando, di ciò che indossano e di ciò che lanciano nell’armadio e supportarli nella creazione di obiettivi per il loro guardaroba.
Questo consentirà loro di osservare come si sentono riguardo ai loro vestiti e acquisire consapevolezza di se stessi.
Parte delle nostre difficoltà con il guardaroba derivano dall’incomprensione di ciò che i vestiti “giusti” possono fare per noi.
Supportali nel fare il check-in e assicurati che si sentano bene anche riguardo al motivo per cui si stanno vestendo. Invitali a chiedersi: sono queste le persone con cui voglio davvero passare il mio tempo? È lì che voglio davvero andare? Uscire e stare in questi posti e con queste persone potrebbe contribuire a farmi sentire come voglio sentirmi?
Se le risposte sono affermative il guardaroba rispecchia i loro bisogni e possono dimenticare “l’esame dello specchio”.
