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“Mi si è strappato il vestito” ha esordito Emma Stone appena ha ricevuto la (seconda) statuetta degli Oscar come migliore attrice protagonista: in questa frase è racchiusa tutta la vera essenza di questa straordinaria attrice che in “Povere Creature” ha saputo dare prova di essersi finalmente liberata dai ruoli giocosi come La La Land e di essere capace di ruoli anche drammatici.
Emma Stone in Louis Vuitton, un abito che fonde moda e architettura
Emma Stone agli Oscar 2024 ha definito nuovi standard di eleganza e audacia, indossando un abito che ha trascinato l’attenzione di tutti verso una nuova dimensione dell’haute couture. Il suo vestito, un capolavoro firmato da Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton, è un perfetto esempio di come moda e architettura possano fondersi in un’unica, stupefacente creazione.
L’abito, di un delicato verde menta, si distingue per la sua struttura rigida e per il tessuto lavorato che crea effetti tridimensionali lungo il punto vita, formando onde simili a conchiglie. Questa scelta di design non è casuale ma riflette la maestria di Ghesquière nel giocare con volumi e geometrie, trasformando il tessuto in una vera e propria espressione di architettura da indossare. Il corpetto, sostenuto da stecche come detta la moda delle ultime passerelle, si adatta perfettamente al corpo di Emma, evidenziando la silhouette senza rinunciare a un’impressionante scollatura senza spalline, segno distintivo dell’abito.
Nonostante la complessità e la maestosità dell’abito, Emma Stone ha scelto di mantenere gli altri elementi del suo look relativamente semplici. I capelli sciolti con la riga in mezzo e un make-up che, pur in linea con lo stile minimalista generale, riesce a esaltare la sua bellezza naturale, dimostrano una volta di più la sua capacità di brillare senza bisogno di eccessi.
Gli accessori scelti da Stone per la serata aggiungono un ulteriore tocco di classe al suo look. Un paio di décolleté bianche con tacco a spillo rappresentano la scelta perfetta per completare l’ensemble, mentre la collana di diamanti gialli firmata Louis Vuitton High Jewelry non fa altro che sottolineare l’esclusività e il lusso che il brand rappresenta.
La scelta di un design che rievoca il peplo, elemento tipico degli anni 2010, dimostra come la moda sia ciclica e come certi elementi possano essere reinterpretati in chiave moderna per ritornare prepotentemente al centro della scena. Emma Stone, con il suo abito agli Oscar 2024, non solo ha celebrato la sua vittoria come migliore protagonista, ma ha anche lanciato un messaggio chiaro: lasilhouette del peplum è di nuovo di moda, e se lo dice lei, non possiamo che accogliere questa tendenza a braccia aperte.
La perfetta imperfezione di un vestito rotto
In uno degli attimi più solenni e celebrativi della sua carriera, il vestito di Emma Stone, un capolavoro di perfezione e raffinatezza firmato Louis Vuitton, ha ceduto, strappandosi in un ballo di gioia con Ryan Gosling. Questo imprevisto, tuttavia, lungi dall’essere un semplice incidente di percorso, si è trasformato in una potente metafora di liberazione. Come una farfalla che abbandona il proprio bozzolo per spiccare il volo, così il gesto involontario di sfuggire dalle cuciture del proprio abito ha simboleggiato la liberazione di Emma Stone dalle catene invisibili delle aspettative, degli stereotipi… e degli attacchi di panico, come lei stessa ha dichiarato. In una serata di trionfi e di celebrazioni, il vestito rotto non è stato un segno di vulnerabilità, ma un’affermazione di forza e di autenticità.
Dove il glamour regna sovrano e ogni dettaglio sembra calcolato al millimetro, l’incidente del vestito ci ricorda che, alla fine, siamo tutti umani. Persino le star, con i loro abiti da migliaia di dollari e le loro posture impeccabili sul red carpet, non sono immuni agli imprevisti. E forse è proprio questa l’immagine più genuina e memorabile che ci porteremo dietro dalla serata degli Oscar 2024: non la statuetta in mano a Emma, che pure testimonia il suo talento straordinario, ma il suo sorriso imbarazzato e complice mentre ballava con Gosling, in un vestito ormai “liberato” dai convenevoli del glamour.
