Sommario
Una consulente d’immagine di lungo corso che ha scelto questa professione quando ancora era pressoché sconosciuta se non per gli addetti ai lavori del settore moda. Per far uscire i suoi clienti dal guscio “del nero” si fa aiutare dall’armocromia e per completare l’armonia del corpo utilizza le altre analisi ma è nella facial shape che riesce ad esprimersi di più, tanto da aver realizzato linee di tool appositi per consulenti. Nelle sue sessioni da docente incentra i percorsi sulla psicologia e sull’approfondimento delle fragilità in un percorso che prima di essere tecnico-pratico si rivela come un vero e proprio momento di crescita interiore.
Come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’immagine?
È iniziato tutto grazie al mio passato nel mondo della moda. Ero circondata da donne di tutte le età, dalle giovani modelle alle grandi imprenditrici di successo, tutte belle e con il mondo tra le mani, ma allo stesso tempo tanto diverse tra loro ma con in comune un unico dilemma: quello di non piacersi, di osservare solo i loro difetti e di non amarsi mai abbastanza. Esattamente per questo motivo ho iniziato la mia carriera da consulente, l’ho fatto solo per aiutare altre donne ad amarsi per le loro caratteristiche. Questo accadeva nel lontano 2011, quando il mestiere di consulente d’immagine era fantascienza, non era una professione per chi era al di fuori di questo ambiente, quando ancora il modo dei social non aveva tutto questo “ successo” sulla società (purtroppo o per fortuna!). Ad oggi lo ammetto sono molto preoccupata soprattutto per le giovani ragazze che vivono di falsità, di non realtà, dietro ad uno schermo e ringrazio il mio ex lavoro per avermi aperto le porte di mondo tutto nuovo.
Quali sono, dal tuo punto di vista, i 3 capisaldi imprescindibili della consulenza d’immagine?
Oggi ovviamente metterei l’armocromia a primo posto, non tanto per la tendenza del momento, quanto perché vedo sempre più donne “nascoste” dietro ad un colore: il nero.
Trovo che questo colore venga utilizzato in modo improprio, e lo dico io che spesso sono vestita di nero! Il concetto è questo: se lo si indossa perché rappresenta una parte del nostro stile allora si, ma facendo consulenze da anni so benissimo che più della metà della popolazione usa il nero esclusivamente perché pensa dimagrisca e lo utilizza per scomparire nella mischia.
Al secondo e terzo posto per concludere l’armonia del corpo metterei le consulenze legate alle forme. Un capo con la giusta vestibilità può allungare, snellire o creare volume al bisogno e questo lo trovo fantastico, altro che nero ;) !
Quali sono gli ambiti della consulenza d’immagine che senti più vicini a te?
Bella domanda! Dunque, quello che rende una consulenza speciale sicuramente lo fanno i clienti. Il loro entusiasmo e la loro voglia di scoprirsi ti danno la carica giusta. Se devo scegliere gli ambiti che sento più vicini a me direi armocromia e facial shape, sono le mie passioni! E per entrambe le consulenze ho ideato un mio metodo che tante mie colleghe hanno apprezzato e messo in pratica.. e quando una cosa la fai tua è impossibile non amarla!
Tu ti occupi anche di formazione: cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada?
Ho iniziato nel 2019 con corsi di formazione per professionisti del mondo del wedding e del turismo, con moduli per imparare a curare l’immagine a tutto tondo. Poi a fine 2020 sono stata contatta da un’accademia per iniziare percorsi di image e mi sono detta: perché no?! Ho iniziato questa sfida con me stessa! Insegnare non è la stessa cosa che praticare una consulenza e oggi sono felice della scelta fatta perchè mi gratifica molto.
Cosa ti piace di più della pratica dell’insegnamento? Ci sono modalità formative che trovi più efficaci di altre?
La pratica è tutta bella, non saprei scegliere. I ragazzi e le ragazze, nel percorso, si mettono in gioco e si confrontano. Io punto molto sulla crescita personale ed interiore. Quando faccio interi percorsi le mie prime lezioni sono tutte molto incentrate sulla psicologia e le fragilità delle clienti. Credo che siano proprio quelle che hanno segnato in positivo le mie allieve e i miei allievi. È stupendo vederli tutti insieme concentrati su di loro, senza paura di essere criticati. Lo ammetto non è sempre facile, perché ognuno di loro ha i suoi tempi ed io li rispetto ma se vogliono fare questo lavoro, noi siamo i primi che ci dobbiamo esporre. Eseguo anche moduli one to one, ovviamente a livello di crescita personale non è come fare l’intero percorso, nella parte pratica invece non cambia nulla.
Tra le altre cose tu realizzi anche della strumentazione specifica per consulenti, da dove è nata questa idea?
Nel 2020 ho iniziato a creare dei materiali per me. Dopo tanti anni sentivo che mi mancava qualcosa, così ho modificato strumenti già esistenti ed ho creato prodotti di alta qualità per la scelta dei materiali per uso personale. Poi insegnando le mie stesse allieve o le mie colleghe hanno iniziato a chiedermi i prodotti, quale gioia più grande?! All’inizio sono partita con il set delle forme e con le cornici del metodo 12+4, poi mi sono fatta prendere dalla mano (ahahahah!) e sono arrivata a creare dei set unici per la facial shape e nuove cornici per fare una consulenza completa di armocromia dalla A alla Z, per più metodi. Detta così sembra una passeggiata ma non lo è. Prima di far uscire un prodotto, oltre alle mille prove stampa, li testo per mesi sui miei clienti fino ad arrivare al risultato ottimale per il mio metodo. Hanno un grande successo e questo lo devo alle mie colleghe che in primis hanno creduto in me.
Esprimi un desiderio e raccontamelo
Devo essere sincera: al momento sono molto soddisfatta professionalmente e non ho grandi desideri. Mi piacerebbe aprire uno spazio più grande, diverso dal solito. Ci sto lavorando ma ad oggi è solo un pensiero perché significherebbe abbandonare tante libertà che ho oggi.