Sommario
Eccoci giunti al nostro ultimo appuntamento con la psicologia del colore in cui esploreremo insieme la valenza e l’utilizzo psicologico del colore secondo la temperatura.
L’aspetto più importante del colore nella vita quotidiana è probabilmente quello meno definito e più variabile. Implica risposte estetiche e psicologiche al colore e influenza l’arte, la moda, il commercio e persino le sensazioni fisiche ed emotive.
Il colore e le emozioni
Un esempio del legame tra colore ed emozione è la percezione comune che le tonalità rosso, arancione, giallo e marrone siano “calde”, mentre il blu, il verde e il grigio siano “fredde”.
Si dice che le tonalità rosso, arancione e giallo inducano eccitazione, allegria, stimolazione e aggressività; il blu e il verde sicurezza, calma e pace; i marroni, i grigi e i neri tristezza, depressione e malinconia. Va ricordato, tuttavia, che la percezione psicologica del colore è soggettiva e si possono fare solo commenti generali sulle sue caratteristiche e usi.
Una percezione non è un concetto universale
La terminologia, l’armonia, le preferenze cromatiche, il simbolismo e altri aspetti psicologici del colore sono condizionati culturalmente e variano considerevolmente a seconda del luogo e del periodo storico.
Uno studio interculturale ha dimostrato che il concetto americano e giapponese di colori caldi e freddi è essenzialmente lo stesso, ma che in Giappone le tonalità blu e verdi sono percepite come “buone” e la gamma rosso-viola “cattiva”, mentre negli Stati Uniti la gamma rosso-giallo-verde è considerata “buona” e l’arancione e il rosso-viola “cattive”. In effetti se pensate ai personaggi disneyani ve ne accorgete subito: i buoni vestiti di rosso, rosa, giallo, i cattivi di viola, blu, marrone, nero.
Il ruolo del simbolismo del colore
Il simbolismo del colore svolge un ruolo importante nell’arte, nella religione, nella politica e nei cerimoniali, così come nella vita di tutti i giorni. Le sue forti connotazioni emotive possono influenzare la percezione del colore così che, ad esempio, una figura a forma di mela o di cuore ritagliata da carta arancione può sembrare avere una tonalità più rossa di una figura geometrica ritagliata dalla stessa carta a causa dello specifico significato psicologico che è associato alla forma.
Altri fattori che influenzano la percezione
Oltre alle associazioni emotive, i fattori che influenzano la percezione del colore includono l’età, l’umore e la salute mentale dell’osservatore. Le persone che condividono tratti personali distinti spesso condividono percezioni e preferenze di colore. Ad esempio, è stato segnalato che gli schizofrenici hanno una percezione anomala dei colori, e i bambini molto piccoli che imparano a distinguere i colori di solito mostrano una preferenza per il rosso o l’arancione. Molti psicologi ritengono che l’analisi degli usi e delle risposte al colore possa rivelare informazioni sulla condizione fisiologica e psicologica dell’individuo. È stato anche suggerito che determinati colori possano avere un effetto terapeutico su disabilità fisiche e mentali.
Le reazioni al colore
Sebbene questi benefici medici siano ancora in discussione, è dimostrato che il colore provoca precise reazioni fisiche ed emotive negli esseri umani e in alcuni animali.
Gli oggetti bianchi o in tonalità chiare di colori “freddi” possono sembrare più grandi di quelli in colori scuri intensi o “caldi”; i colori neri o molto scuri hanno un effetto snellente, o restringente.
Inoltre l’effetto dei colori sull’osservatore dipende non solo dagli effetti individuali dei colori ma anche dall’armonia dei colori combinati, infatti quando un colore affettivamente positivo, o percepito piacevolmente, viene visto dopo un colore meno piacevole, produce più piacere rispetto a quando viene visto da solo. Questo effetto è noto come miglioramento del contrasto affettivo.
Artisti e designer studiano da secoli gli effetti dei colori e hanno sviluppato una moltitudine di teorie sugli usi del colore. Il numero e la varietà di queste teorie dimostrano che non si applicano regole universalmente accettate; la percezione del colore dipende dall’esperienza individuale.