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La scienza del cervello dietro il retail

Come uscire dal “Complesso del guardaroba ripetitivo”?

di Chiara Salomone
3 min

Molti consumatori trascorrono la vita avvolti nei loro vestiti senza riflettere troppo sulle ragioni che li spingono a fare determinate scelte di moda. I marchi e i consumatori sono consapevoli del fatto che i vestiti sono una necessità e, se abbinati correttamente, possono esprimere una dichiarazione di stile. Tuttavia, quanto di questa espressione è influenzata dalla psicologia umana?

Offrire vestiti ai propri clienti va oltre il semplice fornire capi da indossare.

La psicologia della moda, infatti, si concentra sul rapporto tra l’atteggiamento di un consumatore e il suo abbigliamento, andando oltre la prospettiva puramente commerciale. Questo concetto studia come, elementi quali il colore, l’immagine, lo stile, la bellezza, la forma e il tessuto influenzino il comportamento umano, prendendo in considerazione anche le norme e le sensibilità culturali.

Comprare ciò che possiedo già è rassicurante

Spesso i consumatori tendono ad acquistare ciò che conoscono. È evidente che un capo di abbigliamento può avere un impatto significativo sull’umore di una persona, specialmente quando non soddisfa le aspettative.

Quando si ripetono esperienze di delusione durante lo shopping, molti acquirenti finiscono per scegliere articoli che somigliano a quelli che hanno già, evitando così di provare nuove varianti offerte dai rivenditori per ridurre al minimo il rischio di rimpianti. La difficoltà di prevedere se un nuovo prodotto valga l’investimento o soddisfi le aspettative estetiche e sociali porta spesso i consumatori a optare per ciò che ha già funzionato in passato.

Un esempio può essere il caso di un paio di jeans: di fronte all’acquisto, l’acquirente potrebbe riflettere su cosa ha già nell’armadio che possa abbinarsi, piuttosto che sperimentare con qualcosa di nuovo. Le decisioni automatiche portano spesso i consumatori a fare scelte simili a quelle già fatte in precedenza.

Questo comportamento, definito “Complesso del guardaroba ripetitivo“, riflette il desiderio umano di restare fedeli a ciò che è familiare. Anche se questo può rappresentare un vantaggio per i marchi, che vedono i clienti ritornare per acquistare prodotti simili, limita la possibilità di esplorare nuove offerte.

Uscire dalla ripetitività

Aiutare i consumatori a uscire da questo circolo può essere fatto evitando di seguire ciecamente le tendenze. Offrire loro opzioni simili a quelle di altri rivenditori non solo limita la possibilità di sperimentare, ma può anche non rispecchiare i loro valori personali. Il sistema di valori di un consumatore dovrebbe essere centrale nell’offerta di un marchio. Dopo la pandemia, molte persone sono diventate più attente a ciò che indossano, in particolare in termini di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Integrare i valori dei consumatori nel marketing del marchio può prevenire il senso di delusione.

Incorporare i valori dei clienti nel marchio inizia con il ricordarsi di ciò che è importante per loro. È utile ripensare a quei fattori che aumentano il valore per i clienti, cercando di soddisfare i loro principi e aspettative. La consapevolezza delle responsabilità sociali, soprattutto tra le generazioni più giovani, è un aspetto che non può essere ignorato se si desidera ottenere la fedeltà dei consumatori.

Un altro aspetto rilevante è quello dell’”edutainment“, una combinazione di educazione e intrattenimento, che può aiutare i consumatori a comprendere meglio ciò che stanno acquistando. Quando i consumatori ricevono informazioni interessanti e utili riguardo alle loro scelte di moda, sono più inclini a fare acquisti di cui si sentiranno soddisfatti e a condividerne l’esperienza con amici e conoscenti.

I clienti amano la moda e desiderano apparire al meglio, ma vogliono anche sapere di non essere manipolati. I marchi, spesso visti con sospetto, possono guadagnarsi la fiducia dei consumatori creando una comunità soddisfatta, basata su un rapporto di trasparenza e fedeltà.

Per molti anni, l’esperienza di acquisto è stata considerata semplicemente transazionale, sia nei negozi fisici che online. La psicologia della moda, invece, offre ai marchi la possibilità di creare un legame più profondo con i consumatori, coltivando pensieri, emozioni e passioni attraverso gli abiti che indossano.

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