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Eccoci ritrovati qui per il momento “visione del colore nella sua complessità”, oggi vi porto il viola, un colore che ha il potere di affascinarmi per il suo significato profondo e pacifico, ma che, quando si tratta di indossarlo, mi lascia con una sensazione di insicurezza.
Il viola è davvero il colore dell’equilibrio, ma proprio per questo può suscitare un effetto contrastante, come una sensazione di affaticamento, indecisione, di “né carne né pesce”.
Quando penso al viola, penso a una melanzana – possibilmente alla parmigiana! E quando penso all’equilibrio, mi viene in mente l’immagine di un equilibrista, sospeso tra il nulla e l’infinito.
Ecco, è questo che mi suscita il viola: una danza tra ciò che è saldo e ciò che è precario, tra qualcosa di buonissimo ma anche di difficile da digerire. Il viola è coesistenza e quindi anche contraddizione, complessità che se ben bilanciata diventa integrazione.
Psicologia del colore e il colore viola
Nasce dalla fusione di blu e rosso: il blu porta con sé la calma e la serenità, mentre il rosso è passione ed energia. Il risultato è un colore che ci parla di spiritualità, creatività, intuizione, ma anche di nobiltà e trasformazione.
In psicologia del colore, il viola è un simbolo di lusso, mistero, ma anche di introspezione e trascendenza.
Quale è il significato del colore viola
Nel contesto del lutto e delle cerimonie funebri ha storicamente avuto un ruolo importante. Nella tradizione cristiana, ad esempio, è il colore liturgico del periodo di Avvento e Quaresima, momenti di riflessione spirituale, penitenza e preparazione alla morte, sia simbolica che fisica, in vista della resurrezione. Durante le funzioni religiose, questo colore viene indossato dal clero per rappresentare la meditazione sulla mortalità umana e il mistero della vita oltre la morte.
In molte culture, il viola è anche legato alla trasformazione spirituale, che si verifica con la morte. È visto come il colore che segna il passaggio dall’esistenza terrena a quella spirituale. In questo senso, il viola funge da “ponte”, come un colore che unisce il mondo fisico a quello spirituale, quasi come un passaggio di energia tra due dimensioni. È simbolo di introspezione e connessione con l’ignoto.
Neuroscienze
Dal punto di vista delle neuroscienze, il viola ha un impatto sul nostro cervello, stimolando emozioni e percezioni sensoriali. È un colore che può attivare aree cerebrali associate alla cognizione superiore, come il pensiero critico e la consapevolezza spirituale.
Per i più spirituali viola è anche il chakra della corona, ovvero il punto di connessione tra la nostra mente razionale e l’intuizione, che simboleggia il nostro percorso verso l’auto-realizzazione e la ricerca di un equilibrio universale.
Una linea sottile tra equilibrio e confusione
Tuttavia, l’ equilibrio suggerito da questo colore non è sempre facile da raggiungere, a volte è così difficile che ci spaventa al punto da farci rinunciare: viola è l’uva (l’equilibrio) della volpe che non riesce a raggiungerla e dice che è acerba (verde).
Il viola è anche il colore che rappresenta la mediazione e la negoziazione, un tentativo di unire forze contrastanti. Ma questo non porta sempre a vera armonia. Spesso il risultato è la confusione o, peggio, la manipolazione delle emozioni collettive, specialmente in contesti politici o sociali.
La bellezza del viola sta nella sua idea intrinseca di integrazione, sta nel fatto che è un colore in grado di evocare un senso di unità e progresso, anche quando la realtà è più complessa.
Il viola è uno di noi
Il viola rimane un colore potente per chi cerca di superare le disuguaglianze e di costruire una società più inclusiva. Un simbolo di speranza per chi lotta per l’equilibrio tra forze opposte, siano esse spirituali, politiche o sociali.
E, in fondo, è il colore di chi, come ciascuno di noi, è costantemente sospeso tra mille emozioni positive e negative, e cerca di trovare il giusto bilanciamento per affrontare la vita.
Siamo tutti un po’ equilibristi: sospesi tra sogni e realtà, tra amore e solitudine, tra la sicurezza che ci dà la terra sotto i piedi e l’incertezza che ci spinge a volare verso l’ignoto. Il viola, quindi, è il colore degli equilibristi coraggiosi che affrontano la precarietà con il sorriso, rendendo la gravità una sfida da vincere ogni giorno. È il colore di chi non ha paura di camminare sulla corda tesa della vita, di chi abbraccia l’incertezza come un’opportunità, di chi fa dell’equilibrio una danza, un’arte e, a volte, un gioco di resistenza e bellezza.