Sommario
Dopo 30 anni di esperienza nel salone di parrucchieri e make-up artist, Anna Podda dà una svolta alla sua vita. La consulenza d’immagine è una chiave di volta: le permette di esercitare la professione di parrucchiera con una nuova consapevolezza.Eanchecon le basi tecniche per dare concretezza a quelle che prima erano state solo intuizioni.
Concreta e attenta al benessere interiore, oltre a quello esteriore, Anna si è raccontata su Iconic Image
Come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’ immagine ?
Molto semplicemente: un giorno ho deciso che questa era una strada che non potevo più rimandare. Era il momento giusto per poter dedicare del tempo a esaudire questo mio grande sogno nel cassetto.
Da qui è iniziata la mia ricerca sulla scuola di formazione. Una che potesse permettermi di acquisire gli strumenti giusti per esercitare la professione. Dopo un paio di esperienze piuttosto negative ho trovato la strada giusta. Posso dire che, grazie alle docenti che mi seguono da due anni, sto completando il mio puzzle.
Quale era la tua strada prima di incontrare la consulenza ?
Il mio percorso è iniziato circa trent’anni fa, quando ho iniziato a svolgere la professione di parrucchiera. Oggi sono titolare di un salone di parrucchieri e make-up artist. Lì lavoro quotidianamente con l’obiettivo di rispettare ed enfatizzare le caratteristiche naturali delle persone.
Se prima potevo solo avere alcune intuizioni, il mio percorso per diventare consulente d’immagine mi ha permesso di comprendere nel profondo alcuni aspetti fondamentali.
Quali sono, per Anna Podda, i 3 capisaldi imprescindibili della consulenza d’ immagine ?
Primo: L’ascolto attivo in fase di consulenza
Secondo: L’esecuzione delle 3 analisi – Armocromia, facial shape e body shape
Terzo: La conoscenza degli argomenti e degli stili
Raccontami 3 segreti per un look perfetto
Bisogna distinguere tra i “segreti” per le occasioni particolari e quelli per la quotidianità. Per quanto riguarda la prima circostanza suggerisco sempre di considerare il contesto, l’occasione,la location nella quale ci si troverà. Equindidi scegliere gli abiti e gli accessori in virtù del proprio stile.
Se poi si è intrapreso un percorso di consulenza, perché non indossare i colori che meglio valorizzano la propria figura? È essenziale affidarsi a professionisti. Intesi non solo come image consultant, ma anche parrucchieri e make up artist per poter far risplendere le proprie caratteristiche.
Se invece si parla di segreti per un look perfetto in un contesto quotidiano, credo che si possano scegliere capi d’abbigliamento, colori e accostamenti con più leggerezza. L’obiettivo è comunque quello di sentirci bene, non solo “stare bene” da un punto di vista estetico.
Se dovessi identificare la “specialità” di Anna Podda, quale sarebbe?
Considerando che, al momento, la mia attività principale è quella che svolgo all’interno del mio salone di parrucchieri e make up artist, credo che lo studio della facial shape, dell’analisi del colore e lo studio delle proporzioni siano le tecniche che utilizzo di più e che caratterizzano il mio lavoro.
Mi piace sottolineare però che, a differenza di altri, sono anche e soprattutto un’esecutrice del lavoro. Nel senso che non mi limito alla fase di analisi: metto in pratica quanto spiegato, mostro, concretamente, l’effetto finale.
Tu hai mai seguito un percorso di consulenza d’immagine? Se si cosa hai scoperto di te?
Il percorso mi ha insegnato moltissimo, ma in particolare ci sono quattro argomenti che porto nel cuore.
Il primo è che è molto facile confondere il “mi piace” con il “mi sta bene”. Il secondo è che non è semplice cambiare se hai delle convinzioni radicate. Il terzo è che se proprio non riesci a rinunciare a qualcosa esistono tanti stratagemmi per armonizzare la tua figura. Senza dover evitare di indossare qualcosa. Il quarto (ma non per importanza) è che il benessere e la bellezza sono stati d’animo, non solo regole ferree.
Qual’è il valore più importante che riconosci nel tuo lavoro?
I valori che riconosco nella consulenza d’immagine sono tanti, ma sicuramente il rispetto e la generosità sono al primo posto. Credo che senza questi sia difficile potersi relazionare in maniera produttiva. Non solo con i colleghi del settore e gli image consultant, ma anche diventare un punto di riferimento a livello internazionale.