Sommario
Il lino è una fibra naturale di origine vegetale proveniente dallo stelo del Linum Usitatissimum, la cui origine risale a oltre 10.000 anni fa, quando gli Egiziani coltivavano questa pianta per estrarne la fibra e usarla non solo come moneta di scambio ma anche per creare tessuti pregiati.
Durante il Medioevo il lino si diffuse rapidamente in tutta Europa per raggiungere l’apice del suo utilizzo durante il Rinascimento, periodo in cui abiti e complementi d’arredo in lino rappresentavano la massima espressione di eleganza e ricercatezza.
Una fibra nobile ed ecosostenibile
Tutt’ora questa fibra è considerata nobile non solo per la sua storica reputazione, ma anche per il modo in cui viene coltivata e la sua versatilità nell’abbigliamento.
Oggi il lino viene coltivato prevalentemente in Europa, soprattutto nelle zone più fredde e umide, ed è considerata una fibra ecosostenibile poiché non necessita di irrigazione artificiale, la sua presenza arricchisce il terreno ed è biodegradabile.
Tipologie più usate
Caratterizzato da una fibra prevalentemente rigida, a seconda della sua finezza il lino si divide in 3 tipologie, due delle quali vengono usate specificatamente nel settore dell’abbigliamento:
- Lino fine: fibra sottile, usata per realizzare tessuti pregiati e delicati come pizzi, merletti e filati sottili
- Lino mezzano: fibra di media dimensione usata per creare svariati capi d’abbigliamento.
Lino e silhouette: consigli per l’uso
Dall’aspetto leggermente setoso e brillante, il lino è un tessuto che non si adatta facilmente a tutte le forme e, proprio per la sua rigidità, mantiene sempre un aspetto quasi stropicciato e croccante, che tende ad ampliare otticamente la zona del corpo su cui poggia.
Per chi possiede una fisicità più burrosa è consigliabile scegliere abiti in lino fine oppure in misto lino, con una percentuale di tessuto artificiale che rende la vestibilità più morbida e il tessuto ingualcibile.
Un ulteriore consiglio è quello di abbinare un capo di lino a uno più fluido che accompagna la silhouette, così da creare maggior equilibrio e contrastare la vestibilità rilassata: un pantalone di lino può essere accompagnato da una camicia sartoriale o un top accostato, giocando con mocassini, espadrillas o sandali a seconda dell’occasione.
I colori del lino
Poiché è un tessuto che non mantiene bene il bagno di colore, il lino si presenta per lo più in una varietà di colori che vanno dall’avorio al grigio chiaro, passando per il beige, a seconda della fibra estratta in natura. E’ possibile trovare ulteriori varietà cromatiche che si mantengono comunque nei toni dei neutri, come il blu navy, l’azzurro chiaro e il verde salvia, mentre è quasi impossibile ottenere colori vivaci e accesi.
Proprio per il suo aspetto estremamente naturale, gli abiti in lino sono valorizzati da abbinamenti tono su tono oppure orientati verso lo stesso valore cromatico, per mantenere il look sofisticato e un po’ bohemien.
Il contesto giusto per il lino
Non adatto a contesti formali, è comunque possibile creare un look raffinato con tailleur di lino e accessori delicati, da sfoggiare in occasioni più smart in cui non è richiesto un codice d’abbigliamento particolarmente rigido.
Altre caratteristiche da non sottovalutare
Tra le caratteristiche che rendono questo tessuto molto apprezzato vi è un’elevata resistenza alle alte temperature, ottima capacità di riflettere i raggi UV ed elevata traspirabilità e igroscopicità; è infatti in grado di assorbire un’elevata percentuale di umidità, che lo rende perfetto per essere indossato nelle giornate calde mantenendo la pelle fresca e pulita.
È inoltre un tessuto particolarmente durevole e resistente, ecco perché un capo d’abbigliamento di lino rappresenta un vero e proprio investimento che, se trattato con cura, durerà moltissimi anni. Per un’ottimale manutenzione è consigliabile lavare i capi in lino a mano o in lavatrice con acqua tiepida e detergenti delicati, non lasciarli asciugare al sole per evitare che possa scolorire e stirarli ancora leggermente umidi per mantenere meglio la piega.