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Si parla spesso di consulenza d’immagine come mezzo per apparire coerenti, per rendere la propria immagine esteriore specchio dell’interiore. Monica, invece, ci ha raccontato come per lei la consulenza d’immagine sia anche uno strumento per poter aiutare le persone a migliorare la visione che hanno di sé stesse. Per questo, potremmo definirla una “co(ach)nsulente” d’immagine. Una professionista che unisce le competenze da image consultant a quelle più strettamente motivazionali.
Quando e come hai cominciato ad avvicinarti alla consulenza d’immagine?
Il mio percorso è iniziato per caso. A seguito di una chiacchierata tra amiche in cui si parlava del rinnovarsi per uscire dal proprio guscio. Una di loro mi ha consigliato di documentarmi in maniera più approfondita online, sul sito di una nota image consultant. In pochissimo tempo, nel dicembre del 2018, ho iniziato il mio percorso di Alta Formazione. E, da subito, ho imparato la passione che serve in questo mestiere.
Quindi, hai capito subito che era la tua strada?
Si, fin dalle prime ore di lezione. Sono rimasta entusiasta di come l’immagine valorizzata al massimo possa avere un’influenza significativa sulla propria autostima. Ma anche sul proprio atteggiamento e il modo in cui ci si pone con il prossimo. È uno strumento potentissimo per poter essere in armonia con sé stessi e con gli altri.
La mia vita però non è sempre stata così. Prima di avvicinarmi a questo mondo così affascinante e poliedrico ero una mamma a tempo pieno. E questa scelta personale mi ha portato a dedicarmi per molto tempo solo alla famiglia. Sono cresciuta lavorando nell’azienda di famiglia che si occupa di segheria e carpenteria in legno.
Ho gestito l’attività come amministratore dal 2009 al 2015, anno di nascita del mio primo figlio. E purtroppo anche l’anno in cui il cambio generazionale con mio padre non ha dato l’esito sperato. Pertanto ho deciso di dare le mie dimissioni da amministratore e restare solo socia dedicandomi a tempo pieno alla famiglia.
La sospensione della mia vita lavorativa per 3 anni mi ha portata, quando ci sono state le condizioni familiari per poterlo fare, a maturare il desiderio di riscatto professionale fortissimo.
Raccontaci la tua visione della consulenza d’immagine
Ciò che amo della consulenza d’immagine è proprio la possibilità che ci offre di creare valore aggiunto per le persone. Da la possibilità di trasmettere un messaggio anche attraverso le scelte estetiche. I capi d’abbigliamento, come anche gli accessori. Sono mezzo eccezionale per poter raccontare al proprio interlocutore non solo chi si è, ma anche chi si vuole diventare. Sia dal punto di vista personale che lavorativo.
Trovo la consulenza d’immagine sia straordinaria per quanto riesca ad incidere sulla visione che le persone hanno di se stesse. Aiutare il prossimo ad aumentare la sicurezza nelle proprie capacità è una grande emozione. Il percorso di valorizzazione (sempre personale e personalizzato), la preparazione ad un evento, la voglia di dare il massimo sono un insieme di sensazioni stimolanti.
Un tema che mi sta molto a cuore quando si parla di questa professione è quello della formazione a 360°. Oltre all’accademia per consulenti d’immagine, ho dedicato parte del mio tempo anche ad un corso di specializzazione nel make-up. Alla fine delle mie consulenze, non manca mai una prova trucco in cui spiego come utilizzare i prodotti. Spiego anche le nuove tonalità a seconda della stagione cromatica di appartenenza.
Come traduci questa tua visione nella quotidianità lavorativa?
L’ingrediente che non può mai mancare nelle mie consulenze è l’entusiasmo. Amo il mio lavoro e le persone con cui lavoro – o che semplicemente mi ascoltano – percepiscono il mio trasporto emotivo.
Non vorrei che l’entusiasmo venisse confuso con la mancanza di accuratezza: mi reputo una persona molto precisa. Dedico tutti i giorni una parte della giornata alla cura degli strumenti e di come li presento ai clienti. In un periodo come questo, è fondamentale che i consulenti d’immagine siano i primi a presentarsi nel modo migliore possibile.
In assoluto quello che mi contraddistingue e mi permette di applicare la mia visione della consulenza è l’empatia. Ho la capacità innata di saper mettere le persone a proprio agio, ottenendo in pochissimo tempo la loro fiducia.
Ho creato uno studio, in cui ricevo le persone, particolarmente accoglienti: l’ambiente è leggermente profumato e viene diffusa musica rilassante. Ambisco al fatto che i clienti, che iniziano la consulenza, la percepiscano in maniera totalizzante, come un momento unico che si dedicano.
Ti possiamo definire una coach consulente d’immagine
Sicuramente un ambito su cui profondo molto impegno e che vorrei certificare come specializzazione è quello motivazionale. Mi spiego meglio. Le analisi sono il primo passo, fondamentale ed essenziale, per poter valorizzare la persona nella sua totalità.
Per poterla preparare ad una nuova versione di sé. Oltre a questo ritengo sia fondamentale, per il cliente, sapere che c’è una persona competente che non solo lo supporta.Ma che è in grado di consigliarlo al meglio per affrontare ogni tipo di evento o situazione. Questo può dargli una sensazione di sicurezza che non ha eguali… e per me è una delle più grandi soddisfazioni.
Cosa c’è nel tuo presente e nel tuo futuro di Image Consultant?
Nel mio presente di coach consulente d’immagine c’è tanto lavoro da fare. Ogni aspetto va curato con attenzione e l’impegno è costante. Step by step porterò a termine i miei progetti e sono fiduciosa che tutto l’impegno verrà ampiamente ripagato. Per ora sto promuovendo l’analisi del colore come primo passo verso le altre analisi (morfologia e stile).
Necessarie per dare i giusti consigli per la preparazione agli event. Nel futuro mi vedo sempre appassionata. La mia sfida più grande sarà quella di intraprendere in maniera più approfondita la consulenza maschile. Tra qualche anno vorrei essere la consulente di imprenditori che vogliono promuovere il loro brand attraverso la propria persona. Perché “metterci la faccia” sarà la parola d’ordine in ogni azienda!