Sommario
Il black friday, da essere un giorno in cui era possibile acquistare a prezzi scontati in previsione del Natale, si è trasformato in un’intera settimana dove veniamo bombardati da promozioni vere o presunte.
Convenienza reale?
In effetti, non sempre i prezzi proposti sono davvero migliori di quelli che si possono trovare durante tutto l’anno. L’idea di aspettare in coda tutta la notte per avere un prodotto scontato, che la maggior parte delle volte, non è neanche così indispensabile è una decisione che potremmo definire poco razionale.
Subconscio e conscio
Quando si tratta di shopping non siamo affatto razionali. So che questo potrebbe sorprendere alcuni, ma nessuna delle nostre decisioni di acquisto è puramente razionale. Nella migliore delle ipotesi sono una sana miscela di subconscio e conscio.
Durante il Black Friday torniamo all’era degli uomini delle caverne e ai nostri istinti di sopravvivenza completamente primordiali.
Quindi quali sono i fattori che guidano comportamenti poco razionali come spintonarsi per l’ultimo articolo in promozione, combattersi l’ultimo paio di scarpe e urlare di felicità dopo 6 ore di fila per aver ottenuto la borsetta con il 10% di sconto?
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Sopravvivenza
Ovviamente non stiamo parlando di situazioni reali di vita o di morte, anche se sono sicura che qualcuno l’abbia vissuta così. Stiamo parlando della sopravvivenza della nostra identità di consumatori esperti; persone che sanno come ottenere un ottimo affare e disposte a investire molto tempo ed energie per ottenerlo. Quindi in pratica cacciare!
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Mentalità del gregge
Lo stanno facendo, quindi devo farlo anche io.
A livello evolutivo, la mentalità del gregge è un grande meccanismo di sopravvivenza: copiamo il comportamento di altre persone per appartenere a un gruppo perché è più sicuro.
Nel passato se facevi parte di una tribù eri protetto e nutrito, oggi possiamo comprare cibo ed essere al sicuro dai pericoli senza necessariamente far parte di nessun gruppo. Tuttavia, i nostri istinti di base non sono morti e psicologicamente abbiamo ancora bisogno di un senso di appartenenza e di essere parte di qualcosa.
È proprio questa forza che entra in gioco nel comportamento delle persone durante questa settimana. Non vogliono andare al lavoro il lunedì e rispondere “no” alla domanda “Hai comprato qualcosa?”. Questo potrebbe dar loro automaticamente la sensazione di essere esclusi e questa è una delle più grandi paure che abbiamo come esseri umani.
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Scarsità
Non di un prodotto ma del prezzo. Siamo portati a credere che non potremo più acquistare questo prodotto a un prezzo così straordinario.
Quei grandi, bellissimi cartelli rossi che fanno pubblicità alle vendite ci fanno praticamente impazzire. Perdiamo il pensiero razionale e siamo portati a credere senza pensare che sia ora o mai più. Quindi andiamo a comprare cose di cui non abbiamo bisogno, così non abbiamo perso l’occasione che sembra essere irripetibile.
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Rimpianti per l’evitamento
Tutti parlano di gioia dopo l’acquisto, ma non molti menzionano il rimpianto di non aver acquistato qualcosa che piaceva davvero o era in promozione.
Durante il Black Friday hai solo una finestra di opportunità limitata per acquistare qualcosa: o lo prendi o te ne pentirai in seguito.
In qualche modo quel rimpianto è più forte della rimorso per aver acquistato un oggetto che magari non ti serviva. Siamo molto più bravi a post-razionalizzare il nostro acquisto che a post-razionalizzare la sua mancanza.
Vogliamo ciò che non abbiamo e poiché potremmo quasi averlo, il valore percepito dell’oggetto aumenta ancora di più. Quindi andiamo a comprarlo in modo da non dover passare attraverso il doloroso processo di spiegare a noi stessi perché siamo stati così stupidi da perdere l’occasione.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui ci comportiamo in modo poco razionale durante i saldi del Black Friday.
Se puoi, prenditi del tempo prima di acquistare e rifletti se stai facendo davvero un buon affare!
