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Eleganza vs Formalità

I dettagli che fanno la differenza nell’eleganza maschile

di Federica Natale

Spesso usati come sinonimi, i termini “formalità” ed “eleganza” in realtà viaggiano su binari differenti. È possibile essere eleganti senza essere formali, rispettando il proprio stile e la propria personalità, anche indossando una semplice polo o uno spezzato, selezionando tessuti di qualità. L’importante è avere cura dei dettagli anche se, talvolta, possono sembrare scontati! Ma vediamo insieme in cosa si differenziano questi due termini.

Che differenza c’è tra formalità ed eleganza?

La prima è un insieme di regole e norme sociali che variano in base all’epoca, al contesto e al luogo geografico. Esistono diversi livelli di formalità a cui corrispondono relativi dress-code, da conoscere per sentirsi sempre al posto giusto e da seguire come forma di rispetto verso chi ci circonda. La seconda invece è una qualità soggettiva, un equilibrio tra stile personale e messaggio che vogliamo trasmettere; essere consapevoli delle proprie caratteristiche e del luogo in cui ci si trova è un’iniezione di autostima che permette di muoversi con sicurezza e, appunto, eleganza.

Le regole dell’eleganza variano da cultura a cultura e conoscerle è importante per avere un punto di riferimento e poterle così rielaborare e interpretare a modo nostro. Nel Rinascimento nasce il concetto di “sprezzatura”, ossia l’eleganza senza sforzo e, tutt’oggi, non può esistere eleganza senza naturalezza. Esprimere la propria identità e personalità attraverso l’abbigliamento è il modo migliore per sentirsi a proprio agio e trasmettere un’immagine armoniosa e coerente.

Le regole dell’eleganza 

Fatta questa premessa, ci sono alcuni accorgimenti da attenzionare per risultare eleganti e ordinati, che non devono essere sottovalutati:

  • cravatta, imprescindibile per l’uomo dallo stile classico, deve essere della giusta lunghezza, la pala dovrà infatti accarezzare la cintura.
  • Pochette e cravatta non vanno mai abbinati! La pochette è un elemento stilistico indipendente che, al massimo, può avere qualche richiamo in termini di fantasia o tono.
  • ultimo bottone della giacca, che sia a 2 o 3 bottoni, va lasciato sempre aperto.
  • imbastiture delle tasche e degli spacchi della giacca vanno tolte; una volta scucite tutte, l’abito si adatterà meglio al corpo.
  • accessori, come cintura e scarpe, vanno abbinati per tessuto e colore. Il vostro aspetto ne gioverà in termini di ordine ed equilibrio.
  • Il nero non è un pass-par-tout! Al contrario di quanto si possa pensare, l’abito nero non è consigliato nella maggior parte delle occasioni, a meno che non vi trovate di fronte a un invito in cui è richiesto il dress-code “Black Tie”, che prevede l’uso di uno smoking.
  • Eleganza fa rima con sobrietà, ecco che, anche nella personalizzazione degli outfit, vige la regola del “less is more”. Per chi ama inserire dettagli nella camicia come le iniziali, è buona norma posizionarle in posti nascosti come in basso a sinistra all’altezza del petto, oppure nella parte posteriore del colletto.

Un occhio di riguardo alla vestibilità! Ancor prima del colore e degli accessori, ciò che salta subito all’occhio è il modo in cui cade un abito. Una giacca con le spalle corte o con l’orlo delle maniche eccessivamente lungo, così come un orlo del pantalone sbagliato, possono compromettere la riuscita dell’intero look, oltre a dare una fastidiosa sensazione di scomodità che si rifletterà inevitabilmente in un atteggiamento di disagio.

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