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Gilda Luongo è una consulente d’immagine piena di vita…e di colori! La sua personalità empatica e verace l’ha supportata nel suo percorso di trasformazione. Dopo la maternità ha sperimentato per prima i benefici della consulenza d’immagine e, entusiasta del risultato estetico e psicologico, ha voluto acquisire gli strumenti per poter aiutare le altre donne a cambiare.
La sua mission? Grazie al suo focus sulla body shape, Gilda si è specializzata nel supporto alle donne, soprattutto neo mamme. Madri che non si riconoscono più nelle proprie forme e che, da crisalidi, vogliono trasformarsi in bellissime farfalle.
Come e cosa era Gilda prima di diventare consulente d’immagine?
Prima di diventare consulente d’immagine sono stata addetta alla vendita, vetrinista e allestitrice. Poi
con l’arrivo dei miei gemellini sono stata solo madre per un lungo periodo. Quello che mi ha sempre contraddistinto e appassionato è stato il legame e l’empatia che ero capace di instaurare con ogni cliente, aiutando ognuno di loro soprattutto nell’ambito dell’abbigliamento.
Anche quando non avevo gli strumenti per farlo, mi impegnavo con i clienti dello store dove lavoravo affinché questi scegliessero i capi d’abbigliamento che li valorizzassero e che rispecchiassero la loro unicità. Il mio
obiettivo era che ciascuno di loro, uscito dal negozio, si sentisse tutt’uno con il capo d’abbigliamento acquistato. La mia sensibilità cromatica, invece, è stata sviluppata attraverso l’attività di vetrinista. Mi piaceva giocare con gli accostamenti cromatici.
Perché proprio la consulenza d’immagine?
Tutto è cominciato con la nascita dei miei due gemelli. Una gravidanza come questa e il cambiamento di vita che è seguito ha imposto un cambiamento delle forme fisiche. Non mi riconoscevo più nel mio corpo, nei miei vestiti e mi trovavo in una sorta di Limbo. Non sapevo chi fosse Gilda come persona e individuo. Così ho deciso di sperimentare per prima, sulla mia pelle, la consulenza d’immagine chiedendo aiuto a dei professionisti. Il mio obiettivo era quello di piacermi di nuovo davanti allo specchio trovando un nuovo equilibrio interiore.
La trasformazione è avvenuta, tra pandemia, figli piccoli e una sensazione di disagio complessivo che mi avvolgeva. L’efficacia della consulenza d’immagine mi ha aiutata a capire quanto questo lavoro sia d’aiuto a tante donne e neomamme che non si ritrovano più nella propria figura e immagine. Basta poco per vedersi con occhi meno critici, percependoci come siamo…uniche.
Se dovessi raccontare la tua professione con tre aggettivi, quali sarebbero?
Credo che la mia professione e il mio modo di declinarla possa essere riassunta in queste tre parole: accettazione, metamorfosi e unicità.
Accettazione perché essere consulente d’immagine per me è stato, soprattutto, passare attraverso un percorso di accettazione dei miei pregi e imperfezioni. Grazie alle diverse analisi, che ho sperimentato prima di tutto su di me, ho capito come ci fossero anche degli elementi da valorizzare e mi sono sentita di nuovo bella.
Metamorfosi, poi, perché è stato un percorso graduale. Come la crisalide impiega giorni per diventare una bellissima farfalla, ho avuto bisogno di tempo per acquisire tutti gli strumenti che mi occorrevano per poter esercitare la professione in modo completo e affidabile per i miei clienti.
Infine, unicità, che non significa perfezione. Bisogna debellare l’ambizione ad essere impeccabili. L’obiettivo deve essere il perfetto allineamento tra il proprio io interiore e la propria esteriorità. Questa perfetta fusione, senza scollamenti, è l’unicità che viene raggiunta con l’aiuto di un consulente d’immagine.
E se invece dovessi raccontarti con tre parole?
Non amo molto parlare di me. Chi mi conosce dice che uno degli elementi che mi caratterizzano è il mio essere verace. Così è come appaio a chi mi vede dall’esterno. Come ho spiegato nella precedente domanda, poi, il mio percorso lavorativo e di vita mi ha portato ad essere particolarmente empatica. L’empatia è una dote che mi accompagna fin da quando ero molto piccola.
Con gli anni ho imparato ad entrare in contatto con la parte più nascosta del mio interlocutore, diventando quasi una confidente della persona che si rivolge a me per ricevere aiuto.
La terza parola è esempio: tengo molto a questo termine. Ho trascorso molto tempo a non sentirmi a mio agio con il mio corpo. E non si tratta di un problema che coinvolge solo le adolescenti, con le forme in cambiamento. Sono pensieri che possono passare nella mente anche delle donne adulte.
Le insicurezze estetiche sono tra le più diffuse e non sempre si hanno le energie e gli strumenti per poterle fronteggiare e sconfiggere. Ci sono moltissime mamme imprigionate in un corpo che non gli appartiene e al quale, alla fine quasi per sfinimento, si arrendono. A loro vorrei dire: se puoi sognarlo puoi farlo.
La professione del consulente d’immagine permette di specializzarsi in diversi ambiti: se dovessi sceglierne uno, quale sarebbe?
Ti ho già parlato dell’importanza che attribuisco alla bodyshape? La mia mission è dare la possibilità a chi me lo consente, scegliendomi tra i tanti consulenti d’immagine che si formano e vivono il proprio mestiere con la stessa passione con cui lo faccio io, di vedere il loro potenziale e aiutarli ad accendere quella luce capace di farli brillare sempre.
La forma del corpo può essere valorizzata e io ne sono l’esempio in carne ed ossa. Ambisco ad essere un esempio virtuoso per chi, attraverso l’accettazione della propria fisicità, ha saputo ricominciare… anche se non più giovanissima.
Cosa c’è nel tuo presente nella consulenza d’immagine e soprattutto nel tuo domani?
Nel mio presente c’è sicuramente ancora tanta gavetta in una professione che mi appassiona immensamente ma che necessita di tanta pratica, aggiornamento e dedizione. È un settore molto ampio e complesso, con tante sfaccettature.
Le mie insegnanti però hanno sempre ribadito una frase, durante i corsi che ho frequentato: “Chi non si forma, si ferma”. E io non posso che abbracciare questo concetto.
Nel mio futuro, invece, mi immagino come una consulente d’immagine affermata. Questo significherebbe soprattutto non dovermi più battere per promuovere, divulgare e dare dignità al mio lavoro. Per questo oggi, mi impegno per far conoscere domani la mia attività di consulente d’immagine.
Nonostante questo, mi piace rimanere molto con i piedi per terra. Perché ho imparato che la vita è bravissima a rimescolare le carte: non mi preoccupo, mi occupo di oggi e non del domani.