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Abbiamo incontrato Anna Dainelli, consulente d’immagine appassionata, attenta e sempre aggiornata. “Sapere cogliere la personalità e gli aspetti caratteriali di una persona per poi tradurli in diversi outfit” è la sua specialità, in un tandem di sintonia e disponibilità attraverso il quale riesce a venire incontro alle esigenze dei suoi clienti, consentendo loro di trovare ed esprimere la loro vera personalità, attraverso gli abiti che indossano. Il percorso, l’approdo alla consulenza d’immagine, i suoi capisaldi professionali e un futuro limpido tutto da realizzare!
Come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’immagine? C’è stato un prima? E se si credi abbia influito a condurti qui dove sei oggi?
L’idea di formarmi come consulente d’immagine è nata poiché volevo ampliare il mio percorso di studi. Sono laureata in Fashion design e ho sempre lavorato nel mondo della moda. Negli ultimi anni però avevo iniziato a interessarmi anche a questo ambito professionale e così a inizio 2022 ho deciso di frequentare il corso professionale presso l’Accademia della consulenza d’immagine. Questa formazione mi è stata utilissima per aggiungere un tassello a quella che era già la mia precedente esperienza, dandomi nuovi stimoli e strumenti necessari per svolgere al meglio la mia professione.
Quali sono, dal tuo punto di vista, i 3 capisaldi imprescindibili della consulenza d’immagine?
Nella consulenza d’immagine è fondamentale l’empatia, ovvero la capacità di entrare in sintonia con il cliente interpretando i suoi desideri in modo professionale ma allo stesso tempo portandoli su un piano umano e comprensivo. In secondo luogo non deve mancare il continuo aggiornamento, reso possibile grazie a webinar e costanti formazioni: solo così si potrà continuare a offrire un servizio di qualità e totalmente attuale. Last but not least, la disponibilità e la pazienza. Un buon consulente d’immagine deve essere sempre pronto a venire incontro alle esigenze del proprio cliente imparando ad ascoltarlo e assecondando le sue esigenze, con un sorriso e una parola gentile anche quando le circostanze porterebbero al contrario.
La creazione di un outfit da dove parte?
La creazione di un outfit parte innanzitutto dalle analisi fatte, quindi dalla personalizzazione del cliente. In parallelo cerco sempre di mantenermi molto aggiornata su tutte le tendenze attuali, così che possa individuare quella maggiormente indicata per la persona che ho davanti, in base al suo stile, personalità, budget e occasione d’uso.
Se dovessi identificare la tua “specialità” quale sarebbe?
Il mio punto di forza riguarda soprattutto l’analisi dello stile e la personalizzazione. Mi sento molto competente nel saper cogliere la personalità e gli aspetti caratteriali di una persona per poi tradurli in diversi outfit, sempre considerando anche quelle che sono le richieste e gli input forniti dal cliente.
La consulenza più “difficile” che hai fatto? Perché è stata difficile?
Durante una delle mie prime consulenze di armocromia ricordo di essermi trovata in una situazione di grande impasse. Ero arrivata al punto di non saper più da che parte uscirne! Non riuscivo in nessun modo a capire quali fossero i colori che meglio valorizzavano la cliente e temevo di non saperle dare una risposta. In quel momento mi sono venuti in aiuto gli studi fatti e i consigli delle mie insegnanti e me la son cavata piuttosto bene.. ma ho davvero sudato freddo!
Cosa vedi nel tuo futuro di consulente d’immagine?
Il mio obiettivo è quello di far capire che la consulenza d’immagine non riguarda solo l’aspetto esteriore ma anzi, è qualcosa di molto più profondo. Ho sempre pensato che la mia mission come consulente d’immagine sia quella di far emergere la personalità e il carattere di ognuno attraverso il modo in cui appare, quindi vedo l’estetica (abbigliamento, trucco, capelli, ecc..) come un mezzo per parlare del proprio sé più profondo.
