Sommario
I costumi delle protagoniste di “L’amica geniale” giocano un ruolo cruciale nel riflettere la loro evoluzione personale e lo stato emotivo durante le diverse fasi della narrazione. Elena e Lila, pur condividendo radici comuni, intraprendono percorsi di vita divergenti, e questa dualità viene evidenziata anche attraverso la scelta dei colori e degli stili degli abiti che indossano. Questo contrasto cromatico è una potente metafora visiva del loro viaggio interiore e delle rispettive lotte per trovare un equilibrio tra identità personale e condizionamenti sociali.
Lilù
Lila, al contrario dell’amica, continua a preferire abiti dalle tonalità sobrie e neutre, come il grigio, il marrone e il blu scuro, che riflettono la sua complessità interiore e la difficoltà nel trovare uno spazio di espressione personale al di fuori del rione. Questi colori rispecchiano il suo atteggiamento riservato e la sua profonda connessione con le origini, evidenziando un senso di appartenenza che non si spezza nonostante le difficoltà e le ambizioni personali.
L’uso di tagli più eleganti e tessuti raffinati contribuisce a sottolineare la sua trasformazione da una giovane ragazza del quartiere a una donna emancipata e istruita, pronta a conquistare il proprio posto nella società. Sono proprio le linee sobrie a segnare il passo anche di un cambiamento nella donna che, a differenza di Lila, ha la possibilità di viaggiare prima a Milano e poi a Firenze.
Del resto, nel libro di Elena Ferrante, viene dedicato un intero capitolo ad un episodio in cui Lilù viene accompagnata dalla suocera per negozi a Firenze, delineando quello che è e sarà il suo stile.
Lila
Elena, man mano che acquisisce maggiore sicurezza e indipendenza, si avvolge in abiti dai colori vivaci e decisi come il rosso, il giallo e il blu brillante. Queste tonalità simboleggiano il suo desiderio di emergere e distinguersi, rappresentando il suo cammino verso l’affermazione personale e professionale. I colori accesi non solo indicano la sua vitalità, ma suggeriscono anche una connessione crescente con un mondo più ampio e moderno, lontano dalle restrizioni del rione.
Gli abiti di Lila, spesso caratterizzati da tessuti semplici e tagli funzionali, suggeriscono anche la sua pragmaticità e il suo rifiuto delle convenzioni borghesi, enfatizzando la sua determinazione a rimanere fedele a se stessa.
Nonostante questo è evidente un cambiamento, perché con il susseguirsi degli episodi anche l’abbigliamento di Lila cambia: si passa infatti da capi che caratterizzano i lavori più umili che svolge nelle prime stagioni al suo ruolo da imprenditrice del settore informatico. Gli orecchini vistosi accompagnati da un abito blu elettrico sono la cifra di questo cambiamento, di un rispetto che Lila si è guadagnata – in maniera non sempre onesta – nel rione dove le due amiche sono cresciute.
La vestibilità che delinea la personalità
Un elemento che salta palesemente all’occhio è la vestibilità dei capi che indossano le due amiche: fin dalla seconda stagione i vestiti di Lilù sono caratterizzati per una vestibilità morbida, a tratti over, a sottolineare come quando è nel rione sia un po’ fuori posto. Al contrario i vestiti di Lila appaiono spesso attillati a sottolineare una femminilità espressiva e che emerge in maniera prepotente anche nella vita del rione.
I colori accesi per sottolineare la forza
La palette cromatica delle due protagoniste è chiara: per Lilù dominano i toni pastello e neutri nelle scene di riflessione, mentre i blu e grigi sono tipici del suo percorso intellettuale. Emerge il verde acqua per il momento di crescita e cambiamento. Quando invece si parla di Lila, il tocco di rosso viene usato per il momento di passione e ribellione, mentre le tonalità accese in momento di forze e determinazione.
La scena del terremoto dell’Irpinia
Il momento clou della puntata andata in onda ieri sera è la scena del terremoto dell’Irpinia che coglie le due amiche mentre sono in casa – entrambe incinte di 9 mesi – a riposare. In questa scena le tonalità si fanno terrose più del solito e mentre Lila indossa un abito color blu elettrico, Lila indossa un maglione rosso acceso. La scelta cromatica non è casuale: il rosso è il colore della passione, ma anche del coraggio ed è proprio il coraggio di Linù a consentirle di portare sé stessa e l’amica in salvo fuori dall’edificio pericolante.
“Non mi lasciare, altrimenti io cado giù” sono le parole che vengono scandite da Lila che, in preda al panico, non sa come uscire dalla casa pericolante.
Ecco quindi che nel momento topico della sceneggiatura, è proprio Lilù che prende in mano le redini della situazione e indossa questo maglione rosso proprio come il mantello di un supereroe.
Le differenze cromatiche tra i costumi di Elena e Lila non solo illustrano le loro scelte individuali, ma evidenziano anche il contrasto tra il desiderio di emancipazione e il legame indissolubile con il passato.
FAQ
L’amica Geniale 4, quali colori rappresentano Lia?
Lia, conosciuta per la sua forte determinazione e la sua energia, è spesso rappresentata da colori caldi e intensi. Le tonalità predominanti associate a Lia sono il rosso e l’arancione. Il rosso simboleggia la sua passionalità, il suo coraggio e la sua predisposizione ad affrontare le difficoltà con spirito combattivo. L’arancione, invece, rappresenta la vitalità e la resilienza che caratterizzano la sua personalità. Questi colori suggeriscono la forza interiore di Lia, ma anche la sua natura a volte impulsiva e irruente.
Quali colori rappresentano Lilù?
Lilù, d’altro canto, è associata a colori più freddi e delicati, come il blu e il verde. Il blu simboleggia la sua introspezione, la sensibilità e la tendenza a riflettere profondamente sulle situazioni. Questo colore evoca anche la malinconia che a volte pervade la sua vita, suggerendo una personalità complessa e stratificata. Il verde, invece, rappresenta l’equilibrio e il desiderio di crescita personale, oltre a una certa speranza che Lilù coltiva nonostante le sfide della sua esistenza. La combinazione di questi colori riflette l’approccio riflessivo di Lilù verso la vita e la sua ricerca costante di significato e stabilità.