Sommario
Lucrezia è una giovane consulente di immagine specializzata in psicologia della moda. Nel suo percorso formativo ha unito competenze acquisite nell’ambito universitario nella consulenza, per creare un mix unico inItalia.
Cara Lucrezia, come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’immagine?
Il mio amore per la cura dell’immagine è sempre stato ben presente dentro di me. Fin da piccolina le mie capacità di relazionarmi con le persone mi hanno sempre permesso di trovarmi a mio agio in questo mondo in continua evoluzione.
Solo nel 2020 ho deciso di dare forma a questa mia naturale attitudine, potenziandola ed affinandola. È così che mi sono iscritta ad un percorso di alta formazione per diventare consulente d’immagine.
Qui, grazie al supporto di docenti molto preparate non solo nella teoria ma anche nella pratica, ho intrapreso questo viaggio meraviglioso che è la professione del consulente d’immagine. Il mio obiettivo? Aiutare a valorizzare le unicità dei miei clienti.”
Quindi ti sei sempre sentita un po’ consulente d’immagine?
Giá da bambina avevo deciso che avrei unito il mondo della psicologia a quello della moda. Sebbene all’inizio non avessi chiaro il percorso per poter raggiungere questo obiettivo. Ho iniziato gli studi in psicologia e, dopo aver completato brillantemente la triennale, ho intrapreso gli anni della specializzazione magistrale.
Nonostante mi sentissi fortemente appagata dalla parte teorica avevo bisogno di fare qualcosa di concreto. Volevo imparare in maniera più pratica e approfondita tutto ciò che atteneva l’importanza dell’immagine esteriore e della sua valorizzazione. La difficoltà più grande: identificare nella consulenza d’immagine lo strumento adatto per dare forma ai miei pensieri e bisogni professionali. Troppo spesso questo mestiere viene sminuito e poco capito.
Se dovessi sintetizzare la tua ambizione professionale nella consulenza d’immagine con 3 aggettivi quali useresti e perché?
Sicuramente il mio background universitario mi ha permesso di sviluppare un’idea ben precisa di quello che sarà il mio futuro. E, rispondendo alla tua domanda, se dovessi scegliere tre aggettivi sarebbero unica, rispettosa e autentica.
Unica perché considero il mio approccio alla consulenza d’immagine innovativo. Sono infatti una professionista specializzata in psicologia della moda. L’obiettivo delle mie consulenze è quello di non fermarmi all’immagine esteriore. Ma riuscire a fornire suggerimenti ai miei clienti su come trovare ed esprimere la giusta coerenza tra sé. Esprimere i propri valori, i propri desideri e la loro espressione attraverso l’abbigliamento.
Il secondo è rispettosa: ritengo che il rispetto per le persone e l’ambiente siano un valore fondamentale nel mio lavoro. Imparare a trovare i capi che valorizzano in tutto e per tutto, oltre a farci sentire bene, permette di ridurre gli sprechi e la tendenza a comprare capi fast fashion.
Credo quindi che la consulenza d’immagine sia fondamentale per imparare ad acquistare consapevolmente quello che è necessario (se lo è). O ad adattare i propri capi dandogli una nuova vita, tutto in rispetto dell’ambiente.
Ultimo, ma non per importanza, scelgo autentica. Nel mio lavoro l’autenticità della relazione che si crea con il cliente, con le persone in generale, è elemento caratterizzante. Io stessa sono una persona autentica, senza orpelli e, anche nel mio lavoro, proseguo su questa linea. Credo che solo in questo modo possa riuscire ad arrivare in maniera più diretta alle persone, creando un rapporto fiduciario.
Mentre, se dovessi raccontarti tu come consulente di immagine usando solo 3 aggettivi come ti definiresti?
Come prima parola sceglierei, di sicuro, determinata: non ho mai cambiato idea. Sono sempre andata dritta per la mia strada, nonostante fosse una professione difficile e poco conosciuta e riconosciuta. Inizialmente, le persone non capivano il senso di questo nuovo lavoro, ma non mi sono mai fatta influenzare e sono andata con determinazione dove volevo arrivare.
Un secondo termine è naturale. Nel mio lavoro sono la stessa che sono al di fuori, rimango coerente a me stessa. La naturalezza mi permette di arrivare alle persone ed essere apprezzata per quella che sono davvero. E, al tempo stesso, mi aiuta a far capire con maggiore trasparenza l’utilitá del lavoro: sentirsi bene nei propri vestiti.
Infine, direi professionale: nonostante la mia giovane età la professionalitá non mi manca. Ho dato molto peso alla formazione che ho seguito, scegliendo corsi, universitari e non, di qualità. Per questo ho numerose qualifiche che mi permettono di essere professionale, nonostante io sia agli inizi della mia carriera lavorativa.
E l’età è mai stata un limite per il tuo lavoro di consulente d’immagine?
Si, soprattutto per il fatto che esteticamente sembro ancora più giovane di quanto io sia. Questo ha portato, a volte, le persone a sottovalutare la mia professionalità. E pensare di poter ridurre in maniera semplicistica il mio contributo professionale.
Quando è accaduto, ho cercato sempre di farmi rispettare.Perché, nonostante l’età, ho pensato fosse giusto far valere il mio percorso formativo. Con il tempo, poi, le cose migliori per me arriveranno.
Quali sono gli ambiti della consulenza d’immagine che senti più vicini a te?
Non mi piace fermarmi alla superficialità, a ciò che è solo puramente estetico. Per questo, sicuramente, gli ambiti della consulenza d’immagine che apprezzo di più sono quelli in cui la personalità dell’individuo emerge.
Trovo stimolante creare dei look personalizzati che non solo valorizzino l’immagine esteriore, ma comunichino anche aspetti della personalità, desideri, valori. Amo unire colori suggeriti dalla psicologia dei colori, trovando quelli che ci aiutano a sentirci come vogliamo e comunicare quello che vogliamo.
Sono tra le poche consulenti d’immagine in italia ad essere specializzata in psicologia della moda. Credo che la capacitá di investigare aspetti della personalitá e farli emergere con l’abbigliamento possa rendere unica una persona e il suo modo di esprimersi. Per trovare quello che è piú coerente con chi siamo e con cosa vogliamo provare/comunicare.
Cosa vedi nel tuo presente e futuro come consulente?
Nel mio presente da consulente d’immagine vedo crescita, organizzazione e pianificazione. Sto imparando a conoscere come e a chi rivolgermi. Modello i miei servizi per renderli coerenti con le esigenze altrui ed i miei obiettivi.
Nel mio futuro di consulente d’immagine specializzata in psicologia della moda vedo una clientela in grado di comprendere l’importanza dell’abbigliamento. Non solo relazionato all’aspetto esteriore, ma anche a quello piú caratteriale e personale, incluso valori ed obiettivi.
In futuro spero ottenerrò riconoscimenti riguardo questo approccio innovativo alla consulenza d’immagine, che si interessa all’individuo in modo piú profondo. Non escludo di estendere i miei servizi anche per le aziende o di essere inserita in qualche percorso di formazione.