Sommario
La storia delle origini del Black Friday è avvolta da sufficiente mistero da non consentire un’esatta analisi storica. Non è dato sapere, in effetti, se il “nero” si riferisca al crollo della borsa del ‘29.Che non avvenne di venerdì bensì di martedì.
Oppure, ai padri pellegrini che nel 1621 si riunirono il giorno dopo del Thanksgiving Day, il quarto giovedì di novembre. Riunione atta a ringraziare Dio del buon raccolto. Dando così spunto ai commercianti di qualche secolo dopo di impostare una giornata di sconti, il via agli acquisti natalizi.
Non sappiamo se il Black richiami il colore degli schiavi svenduti al mercato nero. O se rappresenti il colore nero con cui i commercianti scrivevano gli incassi copiosi sui registri contabili. Scritti in nero, in contrapposizione con le perdite, scritte in rosso, in quella giornata di promozioni post Giorno del Ringraziamento. O se invece si riferisca al traffico di Philadelphia andato completamente in tilt per quegli stessi sconti.
Qualunque sia l’origine di questo giorno, ormai esteso a settimana o addirittura mese, possiamo a pieno titolo definirlo fenomeno sociale. Coinvolge trasversalmente adulti, ragazzi, finanche bambini, con i regali da “affidare” a Babbo Natale. In qualità di acquirenti e retailer delle più disparate categorie merceologiche.
Black Friday: perchè tanto interesse
Ormai da anni il Black Friday convoglia l’attenzione di un grandissimo numero di utenti in cerca di sconti ed offerte. Quest’ultime raccontate da un sapiente storytelling come imperdibili. Grandi catene di retailer così come negozi fisici ed online di elettronica, abbigliamento, accessori, arredamento, finanche servizi. E chi più ne ha più ne metta, abbattono sensibilmente i prezzi per invogliare all’acquisto il maggior numero di soggetti.
Un modo per iniziare gli acquisti natalizi e una scusa per risparmiare qualcosa da un lato ed incassare di dall’altro. E non parliamo di un fenomeno che genera flussi modesti. Nel 2020 negli States sono stati spesi circa $ 9 miliardi nel 2021 (fonte Emarketer).Ed in Cina, dove il Black Friday resta il più grande shopping event al mondo, sono $134 i miliardi delle transazioni online (fonte Cnn).
Offerte Black Friday: sono vere?
Facile immaginare come i numeri elevati di acquisti possano giustificare la forbice di sconto applicata in occasione del Black Friday. Per dirlo in parole povere la quantità di acquirenti sopperisce la quota mancante di introito per il venditore. Questo chiaramente applicherà uno sconto apponendo un prezzo che gli consenta comunque un guadagno.
Se normalmente di quel dato prodotto ne venderebbe uno, a prezzo pieno, il Black Friday può consentire un guadagno nettamente superiore. Anche se venduto a prezzo scontato, giocando sui dieci, venti, cento acquirenti che compreranno quello stesso prodotto. Questo sarebbe un perfetto processo win-win: io compro risparmiando, tu vendi guadagnando e vissero tutti felici e contenti.
Con il progredire del fenomeno, vedendolo passare da giornata one shot a settimana o mese di offerte, non è raro incappare in venditori che sapientemente nel periodo antecedente l’inizio degli sconti aumentano i prezzi in cartellino di un buon 20/30%. Poi riportandoli al prezzo effettivo (e quindi non scontato) nei giorni delle offerte.
Perché fondamentalmente il concetto di sconto affonda le proprie radici in uno stato più emotivo che reale. Naturalmente, le persone, tendono ad acquistare un prodotto che vedono dichiarato “in offerta” per il semplice fatto che è in offerta. Nè per un un bisogno reale nè perchè effettivamente riscontrano l’offerta promessa.
Questo succede con il volantino del supermercato quasi ogni settimana. Quando incontri i tuoi biscotti preferiti con l’offerta del prendi 2 e paghi 1 li comprerai subito. Senza renderti conto che la settimana precedente il pacco singolo costava meno della metà di quello che stai comprando oggi.
È proprio l’onda emotiva quella che ci porta a cadere in “tranelli” che potrebbero far bene all’emotività del momento. E decisamente di meno al portafogli. Tutto questo, poi, viene amplificato in maniera esponenziale dai grandi marketplace globali, senza distinguo merceologico di sorta. Infatti, giocando sul senso di perdita indurranno un gran numero di utenti ad acquistare. Tramite formule quali, per esempio: l’offerta sta per scadere, hai poco tempo, sono gli ultimi pezzi disponibili.
Anche per comprare bene serve pianificare
Pur considerando lo shopping come uno tra i processi terapeutici e rigeneranti per eccellenza, una coccola, un momento in cui dar sfogo al desiderio invece che alla ragione, dobbiamo necessariamente realizzare che quel tipo di acquisto rischia di sfociare in un processo poco produttivo. Soprattutto in periodo di “grandi sconti” oppure in presenza di cartellini che lievitano e si sgonfiano a piacimento.
Per questo motivo, il vero alleato in fatto di acquisti consapevoli e risparmi effettivi è la pianificazione. L’acquisto d’impulso può essere sostituito dall’acquisto programmato. Agevolato dal fatto che sarà sempre facilmente identificabile il periodo di maxi offerte legate al Black Friday. Ovveroil venerdì successivo all’ultimo giovedì di novembre.
Innanzitutto, che si compri in un negozio fisico o online vale la stessa regola: dobbiamo identificare ciò che vogliamo comprare. Sembra una precisazione poco utile eppure statisticamente gli acquisti sono raramente programmati, parliamo, più o meno, di uno su sei. Motivo per cui anni fa Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, suggeriva di regolarsi in tal senso.
Il fatto di programmare con anticipo l’acquisto ti consentirà di vedere come si comporta il prezzo. Se salirà per poi scendere nuovamente saprai già come regolarti. E se invece scenderà solamente allora potrai dire che stai facendo un buon affare.
Altra regola d’oro per il portafogli è confrontare i prezzi da negozio a negozio o da sito a sito. Potresti scoprire che lo stesso prodotto è disponibile a prezzi anche sensibilmente diversi e quindi modificare sensibilmente l’impatto dello sconto.
Ultima cosa, per riprendere il filone noire: l’unica cosa certa, irrevocabile che non consente altra opportunità, è la dipartita. Salvo miracoli che pure pare siano accaduti in un tempo lontano. Per questa ragione lo slogan “adesso o mai più” riferito ad uno sconto può risultare poco veritiero.
Questo “adesso” sarà oggi con il Black Friday. Ma poi con i saldi, poi con le rimanenze di magazzino (e lì si possono veramente fare affari d’oro). E infine con le campagne autonome di negozi e retailer. L’offerta può ripresentarsi identica o più conveniente nell’arco di mesi e, se l’esigenza non è impellente, potresti anche aspettare.
Al netto di tutti questi ragionamenti concedersi il lusso di comprare qualcosa, con o senza sconti, fa bene allo spirito. Acquistare in modo consapevole farà bene anche al portafogli!