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MFW SS2024: la pagella alle quattro maison più chiacchierate

Un voto anche a Sabato del Sarno

di Angelica Eruli
3 min

La settimana della moda milanese è appena giunta al termine, e come sempre, è stata un susseguirsi di aspettative, sorprese e qualche delusione. Ma quest’anno, un nome ha monopolizzato l’attenzione come un temporale in una giornata di sole estiva: il tanto chiacchierato esordio di Sabato del Sarno. Ecco quindi le pagelle fino ad un massimo di 10 (che non si dà mai) per le creazioni più riuscite, a… beh, lasciamo ai lettori il compito di decidere su quale voto merita il famigerato esordio di Sabato del Sarno.

Ancora di Sabato de Sarno, a te la scelta dell’accento

Non si è parlato d’altro per settimane, la location prima segreta poi spostata last minute e lanciare la città in un momento di panico e frenesia. Tutti gli influencer, prime tra tutte le Ferragni, al completo, erano presenti accanto a star internazionali che aspettavano con ansia la sfilata di “Ancora”. Ed ecco che quando finalmente cominciano a sfilare è un tripudio di..normalità!

Insomma è finita l’era barocca, eccessiva ed estroversa di Gucci: la nuova normalità ha portato anche la maison a scegliere capi d’abbigliamento “indossabili”. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che – per quanto si fosse preparati – ci vorrà molto tempo per capire che: tutti possiamo indossare un capo Gucci.

Sicuramente il desiderio di voltare pagina, fare tabula rasa con il passato così fortemente segnato da Alessandro Michele era chiaro: basti pensare che il profilo social è stato letteralmente raso a zero. Nelle settimane che hanno preceduto la sfilata sono stati cancellati tutti i post: alla faccia della damnatio memoriae.

La domanda è: al di là della riuscita della collezione, la cui bontà verrà consacrata o meno dalle vendite, un direttore artistico come Sabato del Sarno ha bisogno davvero di questa epurazione per poter mettere in risalto le proprie capacità?

Quanta retorica, quasi stucchevole, sulla famiglia dell’art director e soprattutto sul compagno del direttore artistico. Non era mai stato necessario, in Gucci, dimostrare l’inclusività della maison in questo modo.

Voto alla sfilata: 6-

Le – good – vibes di Emporio Armani

La collezione per la prossima primavera-estate, denominata “Vibes“, offre una straordinaria esperienza di bellezza senza tempo attraverso abiti dai dettagli elaborati, incredibilmente luminosi e vibranti di colore. Questi abiti non catturano solo l’attenzione visiva, ma stimolano anche la mente e il cuore di chi li indossa o li ammira. Giorgio Armani ha condiviso il suo punto di vista sulla moda e sulla femminilità affermando: “Sono anni che faccio questo. Uso le scarpe basse anche di sera. Non ho mai pensato che la donna debba essere schiava dall’altezza o che debba avere per forza quell’andatura felina e sexy a tutti costi“.

In questa collezione, i protagonisti indiscussi sono pantaloni e stivaletti bassi, abbinati con giacche di seta essenziali, top e bluse, o indossati sotto tuniche abbellite da cristalli, camicioni e leggeri vestiti in tulle. I colori predominanti sono il verde, il blu cobalto e carta da zucchero, abbinati con tonalità di greige, oro, argento latteo. Le borse, piccole e sagomate, sono veri e propri gioielli da tenere in mano, rappresentando un simbolo di femminilità. Completano il look collane, orecchini e braccialetti impreziositi da cristalli multicolori, che si presentano come accessori vistosi e avvolgenti.

Il momento più toccante è stato quando, alla fine dello spettacolo, il pubblico in sala ha tributato a Giorgio Armani una meritata standing ovation in riconoscimento del suo straordinario talento e della sua visione unica nel mondo della moda.

Voto: 8.

Versace, rispolvera Kendall Jenner e Claudia Schiffer

Versace, con la sua inconfondibile firma stilistica, ha raggiunto l’impresa di riportare al centro della scena le iconiche super top model degli anni ’90 e 2000, incarnate da figure di bellezza planetaria come Kendall Jenner e Claudia Schiffer. Il marchio si è distinto per la creazione di un’immagine femminile dall’eleganza quasi da bambola, in perfetta sintonia con gli abiti griffati adornati dall’iconica medusa. La collezione ha presentato capi raffinati, tra cui tailleur in tweed dalle delicate sfumature pastello, tubini smanicati e twin-set di maglia finemente ricamati, confermando la capacità di Versace di combinare elementi classici con un tocco di modernità, mantenendo sempre un fascino senza tempo.

Voto: 7-

Dolce & Gabbana porta Naomi Campbell in Sicilia

Dolce & Gabbana si conferma come il maestro indiscusso nel canto dell’essenza siciliana, una melodia che solo loro possono eseguire con maestria. In questa performance di moda senza eguali, le supermodelle Vittoria Ceretti, Irina Shayk, Ashley Graham e Naomi Campbell incarnano perfettamente la visione della maison.

Indossando abiti caratterizzati da pizzi e trasparenze sofisticate, impreziositi da bustier dal taglio impeccabile, queste muse della moda trasformano la passerella in un palcoscenico di eleganza senza tempo. I colori bianco e nero, intramontabili nella loro essenza, si fondono con il mitico motivo maculato, creando un connubio di stile e sensualità. Dolce & Gabbana continua a esaltare la bellezza e l’identità della Sicilia attraverso la moda, celebrando la sua cultura e tradizione in ogni dettaglio di questa straordinaria collezione.

Voto: 7

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