Sommario
Le elezioni presidenziali del 2024 hanno messo in luce non solo due visioni politiche differenti, ma anche due stili di comunicazione estetica molto distinti, entrambi perfettamente allineati con gli ideali dei rispettivi candidati. Da un lato, abbiamo assistito a un look sobrio, monocromatico e rassicurante, dall’altro, a uno stile più vivace, audace e, perché no, volutamente pacchiano. Questi due approcci non sono stati casuali: rappresentano visioni del mondo e modi di comunicare il proprio messaggio elettorale che parlano direttamente ai cuori dei rispettivi sostenitori.
La moda si conferma un linguaggio universale, capace di trasmettere valori e convinzioni politiche attraverso la scelta dei colori, dei tessuti e degli accessori, e ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare l’immagine pubblica dei due candidati.
La palette monocromatica di Kamala Harris
Kamala Harris ha dismesso le sue amate sneakers che l’avevano accompagnata durante la corsa alle presidenziali accanto a Joe Biden per indossare completi e tailleur con una palette monocromatica adesso che gioca da titolare.
Ha spesso scelto outfit nei toni del beige e del blu navy, come dimostrato dall’iconica copertina di Vogue e, più recentemente, nel rally a Las Vegas dove Jennifer Lopez ha fatto il suo endorsement, condiviso su Instagram con un look altrettanto neutro. Questi colori non sono stati scelti a caso: evocano stabilità, calma e una volontà di essere un punto di riferimento affidabile. Il beige, infatti, rappresenta equilibrio e sobrietà, mentre il blu comunica fiducia e solidità, valori fondamentali per l’immagine di Harris e del Partito Democratico.
La semplicità degli abiti, priva di eccessi e senza fronzoli, riflette una politica che si presenta come inclusiva, pragmatica e vicina alle esigenze quotidiane delle persone. La scelta di abiti monocromatici e dalle linee pulite comunica un senso di apertura e di trasparenza, caratteristiche che Harris ha cercato di mettere in risalto durante tutta la campagna elettorale.
Anche gli accessori sono stati scelti con cura, evitando l’eccesso e puntando su elementi semplici che contribuissero a rafforzare l’immagine di serietà e affidabilità. Come potrebbero mancare del resto le perle, non solo simbolo per antonomasia di femminilità, ma soprattutto accessorio che evoca l’archetipo della madre.
La palette da bandiera americana di Donald Trump
Dall’altra parte del palco politico, Donald Trump ha scelto uno stile più provocatorio e audace, con colori forti come il rosso acceso e il blu brillante. Le sue scelte di abbigliamento rispecchiano la sua filosofia diretta e combattiva: giacche vistose, spalline delle giacche che rendono ancora più imponente la sua figura, l’immancabile cravatta rossa e un’immagine che si pone come una celebrazione di un’America forte e senza compromessi.
I critici sottolineano come lo stile di Donald Trump sia più quello del CEO d’America che quello di un presidente.. e forse non hanno torto. Se infatti la palette cromatica che indossa è quella patriottica della bandiera americana che lo ha portato a vincere le elezioni in precedenza, il rosso è diventato un elemento ricorrente nei suoi outfit, simboleggiando energia, determinazione e una leadership decisa.
Ma diciamocelo chiaramente: il suo stile non è altro che un tentativo di vendere la vecchia retorica del “Make America Great Again” confezionata con giacche luccicanti e cravatte lunghe al punto da sembrare ridicole. Non è una questione di stile, ma di esprimere in maniera coerente (a volte volutamente ostentata) la sua provenienza da uomo degli anni ‘80 e – probabilmente – di arrivare al cuore degli elettori che ricercano proprio questi elementi.
L’approccio di Trump alla moda è stato deliberatamente spettacolare, volto a creare un senso di appartenenza tra i suoi sostenitori. Le giacche dai tagli quasi oversize, le cravatte di un rosso acceso e l’uso frequente di simboli nazionali hanno avuto l’obiettivo di evocare un sentimento di unità e di forza collettiva. Ma al di là del luccichio e della teatralità, c’è poco altro. Questo stile ha attratto elettori che vedono in Trump un leader capace di difendere l’America e di riportarla ai suoi valori fondanti, anche se questi valori sono spesso correlati a uno stile che mira a fare spettacolo.
Ogni dettaglio del suo abbigliamento, dalle spille con la bandiera americana agli abiti dalle linee rigorose, è stato pensato per trasmettere un messaggio di potenza e di determinazione, ma in realtà sembra gridare “guardatemi” più che “seguitemi”.
Vestire la politica
In queste elezioni, la moda ha fatto da specchio alle visioni politiche, creando una sorta di linguaggio visivo che ha permesso agli elettori di percepire intuitivamente i messaggi dei candidati. Le scelte estetiche non sono state solo questione di stile, ma veri e propri statement, capaci di tradurre in abbigliamento i valori e gli ideali di due visioni molto diverse dell’America.
La moda è stata utilizzata come strumento per rafforzare il messaggio politico, permettendo agli elettori di identificarsi con l’immagine del candidato e di sentirsi parte di un movimento più grande. Se da un lato il beige di Kamala Harris suggerisce stabilità e pragmatismo, dall’altro i toni vivaci di Trump parlano di forza e fierezza, offrendo agli elettori non solo due opzioni politiche, ma anche due modi di rappresentare il futuro del paese: uno fatto di pragmatismo e apertura, l’altro di eccessi e nostalgia per un passato idealizzato.
L’aspetto estetico è stato fondamentale per creare un legame emotivo con gli elettori. Kamala Harris ha scelto di puntare su un’immagine di empatia e di stabilità, utilizzando la moda come un mezzo per trasmettere l’idea di una leadership inclusiva e attenta alle esigenze quotidiane. Al contrario, Trump ha puntato su un’estetica più aggressiva e spettacolare, pensata per evocare un senso di potenza e di ritorno ai valori tradizionali.
Questi due stili, così diversi ma così coerenti con le rispettive ideologie politiche, hanno contribuito a delineare chiaramente le due opzioni di fronte agli elettori, offrendo un’immagine visiva immediatamente riconoscibile e fortemente simbolica del tipo di futuro che ciascun candidato proponeva.
E mentre Kamala Harris ha cercato di far parlare il suo stile con la sobrietà, Trump ha preferito puntare sullo spettacolo, lasciandoci tutti a chiederci se, sotto quel rosso acceso, ci fosse qualcosa di più oltre al consueto show.