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Chi non ha una t-shirt nel proprio armadio? Questo capo d’abbigliamento è oggi talmente versatile che tutti ne possediamo almeno una e, proprio perché è possibile sfruttarla in diverse occasioni, un valido consiglio è quello di sceglierla nella forma più valorizzante per la propria fisicità, dato che in commercio esistono i modelli più disparati, adatti davvero a chiunque.
La storia della t-shirt
La t-shirt prende il nome dalla sua tipica forma a T, data dalle maniche corte, il collo rotondo e il fondo dritto. Inizialmente concepita come indumento intimo, la t-shirt inizia ad essere sdoganata come capo casual nel XIX° secolo dagli operai durante le ore di lavoro, i quali la scelsero proprio per la sua vestibilità e comodità; la mancanza di colletto inoltre ne evidenziava l’informalità.
Durante la seconda guerra mondiale la t-shirt diventa parte integrante della divisa dei soldati statunitensi, per poi diffondersi capillarmente in tutta Europa.
Ma è grazie ad attori del calibro di Marlon Brando e James Dean, che la indossarono sul grande schermo, accompagnata da un paio di jeans, che la t-shirt occupò un posto d’onore nel mondo della moda e ancora oggi rimane saldamente ancorata alla sua posizione.
La t-shirt ai giorni nostri
Se prima era un capo prevalentemente casual oggi, se scelta in tessuti pregiati e dai colori neutri e poco appariscenti, è un ottimo sottogiacca da usare anche in ambienti lavorativi dove non è richiesto un rigido dress code.
Destreggiarsi tra i vari modelli presenti in commercio può sembrare un’impresa ardua, ma basta conoscere le proprie caratteristiche fisiche per andare sul sicuro e fare un acquisto soddisfacente.
A ogni fisicità la sua t-shirt
Innanzitutto bisogna partire dal fit, fondamentale per assicurare il giusto comfort:
– i modelli slim-fit sono quelli più fascianti, solitamente con una percentuale di elastane all’interno, ideali per chi possiede un punto vita definito e vuole metterlo in evidenza.
– i modelli regular cadono morbidi e si adattano un po’ a tutte le fisicità. Perfetti per chi cerca una vestibilità meno aderente ma non eccessivamente ampia. In caso di spalle più strette rispetto ai fianchi, consiglio di bilanciare con delle ruches sulle maniche.
– I modelli loose fit vestono gli appassionati dello stile oversize, donando un aspetto rilassato.
Non tutti i tessuti sono uguali
Sempre in tema di vestibilità e comfort non bisogna trascurare i tessuti, che incidono molto anche su quella che può essere l’occasione d’uso in cui sfoggiare la propria t-shirt.
Il cotone è il tessuto casual per eccellenza, traspirante e comodo, perfetto per chi ama una vestibilità regular che non segna particolarmente le forme. Se mixato ad altre fibre artificiali come il poliestere risulterà più elastica e meno sgualcibile, perfetta per essere portata in viaggio.
La viscosa, il raso e la seta donano un aspetto più lucente alla t-shirt e la rendono più formale, adatta per accompagnare un tailleur. Il lino invece donerà un aspetto rilassato ma curato.
Attenzione allo scollo!
La scelta dello scollo risulta fondamentale per bilanciare le spalle e regolare otticamente il baricentro. Gli scolli a V o a U profondi allungano otticamente il busto e aiutano ad alleggerire un seno importante. Al contrario, una t-shirt più accollata con una scollatura poco profonda andrà a valorizzare un seno minuto e, se avrà applicazioni, decorazioni che attirano l’attenzione o cuciture a contrasto, risulta efficace per riequilibrare un baricentro basso. A tal proposito un occhio di riguardo va rivolto alle cuciture, che danno struttura alle spalle e giocano un ruolo fondamentale nella vestibilità delle t-shirt. Se la cucitura scende lungo le spalle dona un effetto cadente che può essere apprezzato da chi vuole rimpicciolirle ma, se l’obiettivo è invece quello di metterle in evidenza, allora meglio optare per una cucitura a filo.